Sono trascorsi 83 anni dalla dichiarazione di guerra all’Italia fascista e dal coinvolgimento della Grecia nella seconda guerra mondiale, e i messaggi di rappresentanti di leader politici e statali evidenziano lezioni del passato che devono essere utilizzate per orientarsi nel futuro.
ministro degli Affari Esteri
In un post su X, il Ministero degli Affari Esteri ha osservato:
“28 ottobre. Giorno del ricordo e dell’onore per tutti coloro che hanno combattuto per la nostra Patria. Buon compleanno a tutte le donne greche e a tutti i greci ovunque!”, ha aggiunto.
Stefanos Kasselakis
Nel suo post, il presidente di SYRIZA-PS, Stefanos Kasselakis, in occasione dell’anniversario del 28 ottobre, ha osservato tra l’altro che “I valori forgiati dal nostro popolo sulle basi della guerra e poi della Resistenza, il desiderio di libero pensiero , per la vita libera e per la pace, tutto è universale e sempre attuale”.
Ha scritto:
“83 anni fa, il 28 ottobre 1940, il popolo greco decise di respingere le richieste dell’Asse fascista con una risposta alla pandemia. Nei mesi successivi trasformò questa battaglia apparentemente impari in un capitolo glorioso della nostra Storia e ispirò il mondo intero. Grazie ai resti della guerra e nonostante i successivi colpi da parte delle forze naziste, il popolo greco divenne più forte. È questo potere che lo spinge a elevare i concetti di Democrazia, Giustizia e Libertà a essere dominanti e fermi, per quanto queste scelte gli portino nuove sofferenze e sacrifici, per quanto le paghi con il sangue. I valori forgiati dal nostro popolo sulle basi della guerra e poi della Resistenza, il desiderio di pensare liberamente, di vivere liberamente e per la pace, sono universali e sempre attuali. Oggi, quando il nazismo sta rivendicando la sua quota di odio e spargimento di sangue, spesso sotto mentite spoglie, quando la storia viene riscritta, quando c’è più sofferenza sui campi di battaglia, quando i civili pagano un pesante tributo, le lezioni della nostra stessa storia non possono e non possiamo’ non prenderlo. non devono lasciarci indifferenti. È stata la più grande lezione sul valore della vita umana e della libertà. In effetti, nessun cannone avrebbe potuto sconfiggerlo. Per un risultato collettivo che nessuno potrà portarci via. Se tutti lo vogliamo, possiamo farlo”.
D.Koutsoubas
Il segretario generale del KKE ha affermato che “le società che lottano per la libertà e la giustizia sono dalla parte giusta della storia”
E ha sottolineato:
“Ovunque e sempre dalla parte giusta della storia ci sono popoli che hanno resistito e lottato per la libertà e la giustizia, che si sono schierati contro la violenza perpetrata dai conquistatori e dagli sfruttatori. Oggi viene giudicato dalla lotta del popolo palestinese, e domani sarà giudicato dalla grande lotta che tutte le nazioni affrontano davanti a loro”.
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