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A Genova, in Italia, giovedì sono iniziati i processi per il crollo di un ponte che nel 2018 ha ucciso 43 persone, ha riferito l’agenzia ANSA. 59 persone sono accusate, più di 170 testimoni saranno ascoltati e più di 300 cause civili sono state ricevute. Il processo può richiedere anni.
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“Il processo è iniziato, dopo quasi quattro anni abbiamo grandi aspettative. Ci auguriamo che questo processo possa portare giustizia, chiarire le cause e le responsabilità della morte dei nostri parenti”, ha detto Egle Possetti, portavoce dell’associazione delle vittime del crollo del ponte, il giorno dell’udienza.
“Altrimenti, la morte dei nostri cari non servirà a nulla e non potranno riposare in pace”, ha detto.
FIGURA: Un ponte autostradale inaugurato a Genova. Ha sostituito l’originale crollato due anni fa
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Secondo gli osservatori, il primo verdetto potrebbe essere emesso in due anni, riferisce l’agenzia Dpa. Tra gli imputati c’erano l’ex dirigente di Autostrade per l’Italia (Aspi), che all’epoca del crollo gestiva il ponte, e Spea, che si occupava di manutenzione e sopralluogo della struttura, nonché ex funzionari del Ministero di trasporto. .
Tra le altre cose, gli imputati sono stati accusati di omicidi multipli, negligenza di doveri d’ufficio, pericolo per la sicurezza stradale o falsificazione di documenti.
Secondo l’ufficio del pubblico ministero, la maggior parte degli imputati sapeva della manutenzione trascurata e poteva presumere che il ponte potesse crollare. Le società Aspi e Spea hanno evitato ulteriori procedimenti giudiziari accettando una transazione stragiudiziale, per la quale pagheranno 30 milioni di euro (circa 750 milioni di corone).
La polizia italiana interviene nella caduta del ponte di Genova presso la sede di due società legate alle sue operazioni
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“Questa è la punta dell’iceberg, perché il problema riguarda non solo il ponte Morandi, ma tutte le infrastrutture del Paese”, ha detto Possetti, aggiungendo che il processo avrebbe richiesto molto tempo visto il numero di testimoni. “Da questo processo potrebbe nascere un’Italia diversa”, ha detto.
Il ponte di Genova, costruito negli anni ’60 e intitolato al suo autore Riccardo Morandi, sorge su un trafficato percorso autostradale e collega l’interno italiano con la riviera italiana e francese.
In parte crollato il 14 agosto 2018. Tra le tre dozzine di auto che si sono schiantate con il crollo di parte del ponte c’era un camion con un autista ceco sopravvissuto all’incidente. I resti del ponte sono stati poi demoliti e al suo posto è stato aperto un nuovo ponte nell’agosto 2020.
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