Spyridon Zampelios (Lefkada 1815 – Svizzera, o Livorno, Italia 10 agosto 1881) è stato un cronista, filologo e scrittore greco.
È stato descritto come un teorico dell’unità storica dell’ellenismo antico, medievale e moderno e insieme a K. Paparrigopoulos costituì il “Dioskouros” della storiografia greca del XIX secolo.
Nacque a Lefkada, da una famiglia ricca e nobile, originaria della lontana Italia. Suo padre, Ioannis Zampelios, era un giudice, studioso e drammaturgo. Spyridon frequentò la scuola elementare a Lefkada e poi studiò presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Accademia Ionica dove incontrò Dionysios Solomos e Andreas Kalvos.
Dopo essersi diplomato all’Accademia Ionica di Corfù, si recò in Italia, dove proseguì gli studi presso le Università di Bologna e Pisa, dove gli fu conferito il dottorato onorario. La sua conoscenza con il medievalista Andreas Moustoxidis lo incoraggiò a studiare manoscritti e linguistica medievali nelle più grandi biblioteche d’Europa e in Turchia.
Dopo aver completato gli studi, viaggiò in vari paesi europei, tra cui la Germania, dove presso l’Università di Heidelberg seguì le lezioni di Hegel, che ne fu influenzato, e infine si stabilì a Livorno, in Italia. Tornò in Grecia nel 1845 e visse a Corfù. e pubblicò in forma anonima il poema L’ultima notte dei condannati (1845), varie poesie d’amore e lo studio Asmata demonitika tis Ellados (1852). Partì poi nuovamente per l’Europa per nuovi studi e vi ritornò nel 1856, a causa della morte del padre.
Aderì alla fazione politica riformista, collaborando con le loro pubblicazioni, il giornale Moustoxydis To Mellon e il giornale politico di Corfù Patris tou Braila, e nelle elezioni del 1850 si candidò alla fazione e fu eletto deputato di Lefkada alle prime elezioni. Parlamento [Θ Βουλή] dalle Isole Ionie. Si ritirò dalla politica, si recò ad Atene e risiedette per dieci anni in una casa di campagna a Livorno.
Nel 1857 si stabilì ad Atene con la moglie Loukia e pubblicò lo studio storico Ai byzantinai meletai. Sulle origini dell’etnia greca, in cui sostiene l’unità dell’ellenismo antico e moderno con Bisanzio come collegamento.
In questi anni inizia anche la sua attività scritta, che tratta per lo più argomenti storici, con materiale raccolto dai suoi viaggi in Europa e Turchia. Nel 1852 pubblicò un’edizione di canzoni popolari greche, Greek Folk Songs. Pubblicato dopo uno studio sulla storia dell’ellenismo medievale. In un’ampia introduzione formula una visione dell’unità dell’ellenismo dai tempi antichi a quelli moderni e propone una divisione tripartita della storia greca in antica, medievale e moderna.
Il suo successivo lavoro importante, Studi bizantini, fu il risultato del suo interesse per la storia medievale. Sulle fonti dell’etnia neoellenica dall’VIII al I secolo d.C. (1857). Nel 1859 pubblicò l’opuscolo L’istituzione del patriarcato in Russia. Nel periodo 1859-1860 si pose anche un’importante controversia per la storia della critica greca moderna Zambeliou-Polylas. Zampelios pubblicò l’opuscolo Pothen ii poina lexis singgo, in occasione della pubblicazione dell’Euriskomen Solomos di Polylas, sostenendo il carattere elegiaco delle opere mature di Solomos. La sua opinione è stata ricostruita da Polylas nell’opuscolo Pothen ii mystikophobia di KS Zambeliou (Corfù 1860) [Για τα κείμενα της διαμάχης).
Τα επόμενα χρόνια ασχολήθηκε και με την λογοτεχνία, σε επίπεδο κριτικής, με το κείμενο Πόθεν η κοινή λέξις τραγουδώ; Σκέψεις περί ελληνικής ποιήσεως, που αναφερόταν στην ποιητική του σολωμικού έργου, αλλά και ως λογοτέχνης, με τα Ιστορικά Σκηνογραφήματα (1860) και τους Κρητικούς Γάμους (1871) με αφορμή της ιστορικές περιπέτειες της Κρήτης. με υποθέσεις από την ιστορία της Ενετοκρατίας στο νησί. Το 1864 δημοσίευσε στην Αθήνα τη γλωσσολογική μελέτη Ιταλοελληνικά. Δημοσίευσε επίσης το ιταλόφωνο μυθιστόρημα Αναμνήσεις μοναχής.
Προς το τέλος της ζωής του ξεκίνησε να γράφει ένα ετυμολογικό ελληνικό λεξικό, του οποίου το πρώτο μέρος εκδόθηκε στο Παρίσι το 1879 με τίτλο Parlers Grecs Et Romains[Μιλώντας Ελληνικά και Ρωμαϊκά].
Verso la fine della sua vita (1870) viaggiò in Italia e visse in una casa di campagna a Livorno, in Italia, per ben 10 anni. Morì durante un viaggio a Zunk, in Svizzera, nel 1881.
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Spyridon Zampelios cercò per primo di evidenziare l’unità storica e linguistica del popolo greco dall’epoca omerica all’epoca moderna. Tuttavia, come editore di canzoni popolari, fu criticato per i suoi interventi arbitrari nel testo, mentre la sua prestazione in campo letterario fu considerata mediocre.
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