Il potente nubifragio ha causato gravi danni in diverse zone d’Italia.

Dopo la forte tempesta che ha colpito l’Italia, continuano i lavori di bonifica nelle zone colpite nel nord e nel centro del Paese mediterraneo. Le zone a nord e a ovest di Firenze, nella popolare regione turistica della Toscana, sono state particolarmente colpite dalle forti piogge. Lì sono morte sei persone e altre due risultano disperse.

Le perdite iniziali ammontano a circa 300 milioni di euro, ha detto il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani. Si tratta tuttavia di una stima preliminare e certamente non completa.

In molte zone, l’acqua si è ritirata dopo l’alluvione. In alcuni punti, però, l’acqua è ancora alta. In particolare, le città attraversate dal fiume Bisenzio, che ha esondato, continuano a lottare con l’abbondanza d’acqua.

Come si vede dalle riprese effettuate dai droni dei vigili del fuoco, la comunità di Campi Bisenzio è ancora sott’acqua. I residenti non sono venuti per pulire. “L’acqua viene da tutte le direzioni, da qui, da lì, non puoi fermarla. Abbiamo perso tutto”, ha detto un uomo del posto alla televisione italiana.

Grandi quantità di fango

In altre regioni della Toscana, invece, si sono verificati forti temporali che si sono verificati completamente di notte. Dopo che l’acqua si è ritirata, il fango e i danni hanno dominato la vista. I residenti stanno ora spalando grandi quantità di fango dalle strade e ripulendo case e appartamenti danneggiati dall’acqua. A Montemurlo, Prato e Quarrata mobili bagnati e oggetti schiacciati ammonticchiati ai bordi della strada.

Migliaia di famiglie in Toscana vivono senza elettricità. Le unità della società energetica Enel continuano il loro lavoro per fornire elettricità alle case isolate dalla rete, ha detto il presidente della Toscana Giani. In alcune zone anche la fornitura di acqua potabile è limitata.

La situazione è ancora tesa

I meteorologi del servizio meteorologico privato ilmeteo.it prevedono altri forti temporali con piogge e temporali sulla Toscana questo fine settimana. Sono però previste precipitazioni anche nelle regioni settentrionali del Veneto e della Lombardia. Il capo della protezione civile, Fabrizio Curcio, ha avvertito della pioggia prevista nel pomeriggio e ha invitato alla prudenza. Gli esperti della Protezione civile sono preoccupati perché le piogge dei giorni scorsi hanno reso il terreno “saturo” rendendo difficile l’assorbimento di ulteriori precipitazioni. Aumenta il rischio di nuove inondazioni e smottamenti.

Anche in Francia la situazione è ancora tesa. I postumi di “Ciaran” si fanno ancora sentire; a metà mattinata, 260.000 famiglie erano ancora senza elettricità. E la sera il prossimo temporale si stava già avvicinando al paese. Nella Francia occidentale, in diversi dipartimenti è in vigore il secondo livello più alto di allerta arancione a causa della minaccia di forti raffiche di vento. Esiste anche il rischio di forti onde sulla costa atlantica e sulla costa orientale del Mediterraneo.

Emiliano Brichese

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