Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini (foto d’archivio, in alto, di Reuters/Flavio Lo Scalzo) ha firmato un decreto che ordina mobilitazione politica personale dei trasporti pubblici in vista dello sciopero del 17 novembre.
QUELLO sciopero indetto dai sindacati Cgil e Uil per protestare contro il progetto di bilancio pubblico italiano elaborato dal governo Meloni.
“Si tratta di un atto politico molto grave”
Lunedì un “comitato di garanzia indipendente”, i cui membri sono nominati dal presidio del parlamento italiano, ha chiesto una “ridefinizione” dello sciopero, valutando che sta avendo un impatto disomogeneo sui settori produttivi del Paese.
Firmando la politica di mobilitazione, Matteo Salvini ha sostanzialmente ridotto la durata degli scioperi sui mezzi di trasporto a quattro ore (dalle otto ore previste).
«Si tratta di un atto politico molto grave e il silenzio del premier Giorgia Meloni, che avrebbe potuto fermare Salvini, è assolutamente assordante», ha detto il segretario della Cgil, Maurizio Ladini, come riportato dall’APE.
“Comitato di Garanzia”
In precedenza, il “comitato di garanzia indipendente” aveva chiesto a entrambi i sindacati di ridefinire la loro mobilitazione, soprattutto perché questa non si applica allo stesso modo a tutti i settori e aree professionali del paese.
Il “comitato di garanzia” è composto da costituzionalisti ed esperti del lavoro, selezionati dai presidenti di Parlamento e Senato italiano.
La competenza è quella di verificare se in ogni azione di sciopero vi sia la garanzia del mantenimento dei diritti fondamentali dell’individuo, come regolato dalla Costituzione del Paese.
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