Renzi lascia il Pd, ma sostiene…

ULTIMO AGGIORNAMENTO: 11.59

L’ex primo ministro italiano Matteo Renzi questa settimana guiderà una scissione nel Partito Democratico (PD) al potere e formerà una nuova forza centrista, ha detto oggi, sottolineando che la sua mossa potrebbe ampliare il sostegno del parlamento al governo di coalizione.

Renzi, che ha guidato il governo del PD dal 2014 al 2016, è stato determinante nella formazione di una nuova coalizione di governo all’inizio di questo mese dopo che la Lega di destra, guidata dall’ex ministro degli Interni Matteo Salvini, ha abbandonato la sua precedente alleanza con il Movimento 5 Stelle nella speranza di innescando elezioni anticipate.

Ma Renzi, ora senatore e membro del PD, ha avuto scarsi rapporti con il suo partito, soprattutto con la sinistra, e ci sono state voci insistenti secondo cui avrebbe intenzione di formare una nuova formazione politica.

In un’intervista al quotidiano la Repubblica pubblicata oggi, Renzi ha affermato che il PD è ormai un insieme di fazioni.

“Temo che non riuscirà a rispondere agli attacchi di Salvini e alla difficoltà di convivere con il Movimento 5 Stelle”, ha detto.

“Voglio passare i prossimi mesi a lottare contro Salvini”, ha detto. “Il malvagio populismo che rappresenta deve ancora essere sconfitto”.

Questa settimana verrà formato un nuovo gruppo parlamentare di potere, ha detto Renzi, aggiungendo che a lui si uniranno circa 30 parlamentari.

Il PD ha 111 seggi nella Camera bassa del parlamento italiano, la Camera dei Deputati, e 51 seggi al Senato.

“Questa sarebbe una buona cosa per tutti”, ha detto Renzi della scissione, aggiungendo che ciò consentirebbe al governo di “eventualmente espandere il suo sostegno parlamentare”.

Il segretario del Pd Nicola Zingaretti ha detto che la decisione di Renzi è stata un errore.

“Siamo spiacenti”, ha twittato oggi.

Gli analisti sostengono che la mossa di Renzi potrebbe rendere difficile al Primo Ministro Giuseppe Conte mantenere il potere. Altri partiti, invece, ritengono che Renzi sia capace di intraprendere una via di mezzo nell’arena politica italiana.

I deputati del PD Ettore Rosato e Ivan Scalfarotto hanno affermato all’inizio di questa settimana che un nuovo partito potrebbe attrarre dissidenti dal partito Forza Italia di Silvio Berlusconi, espandendo così la maggioranza parlamentare della coalizione di governo.

Il sostegno a Forza Italia è diminuito drasticamente dalle elezioni del 2018, mentre è aumentato il sostegno alla Lega di estrema destra. I sostenitori di Renzi credono che questo abbia creato un enorme buco al centro della politica italiana, e sperano di riempirlo.

Francesco Galletti, capo della società di consulenza sui rischi politici Policy Sonar, ha affermato che la mossa dà a Renzi più potere contrattuale quando si tratta di politiche e nomine pubbliche.

“Nel Pd sarà azionista di minoranza senza posto di amministratore”, ha detto.

“Ciò non rappresenta ancora una minaccia mortale per il governo, ma rende le prospettive di governance meno favorevoli aumentando la frammentazione e forse contribuendo all’instabilità”, ha aggiunto.

Fonte: AMPE

Alberta Trevisan

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