Andiamo in Ucraina, combattiamo, dice il cantante Kalush Orchestra

DW Theodoros Andreadis Siggelakis, Roma

La polizia italiana è riuscita a prevenire un attacco informatico da parte di hacker russi, che hanno cercato di creare problemi durante il processo di votazione dell’Eurovision. A Torino, invece, tutto è filato liscio.

Molti credono che la competizione di quest’anno debba essere considerata storicamente importante. Alla fine il pronostico si è avverato e la band ucraina Kalush Orchestra ha vinto comodamente, grazie a un voto pubblico, ma è stata quasi esclusa. Perché alla fine della performance, gli artisti ucraini hanno chiesto a tutti i cittadini europei di aiutare il loro Paese, Mariupol e quelli delle acciaierie Azovstal. Altrimenti sarebbe considerata un’ingerenza politica (che è vietata dai regolamenti), ma ieri i funzionari dell’Eurovision hanno mostrato comprensione e hanno deciso che si trattava di un appello umanitario.

Una canzone che sensibilizza ancora di più l’Europa, una vittoria che, in una certa misura, offre una risposta simbolica alla richiesta di Kiev di entrare a far parte della famiglia Ue. Ma la guerra, purtroppo, continua. Il leader e fondatore della Kalush Orchestra Oleg Pius ha dichiarato poco dopo la vittoria: “Tra due giorni torneremo in Ucraina e siamo pronti a combattere”.

“Date una chance alla pace” risuonava nelle piazze e nelle strade di Torino e lo shock musicale non fu da meno: i Maneskin, a un anno dalla vittoria all’Eurovision, tornarono con il loro nuovo brano Supermodel. Il loro “custode”, Damiano, non è riuscito a muoversi comodamente sul palco – come al solito – a causa di una gamba rotta. Ha suonato a Londra, due giorni fa, durante le riprese del videoclip. È arrivato a Torino con le stampelle e poco prima di cantare ha detto: “Rallenta la cosa, non sono abituato ad avere così poca paura”.

Amanda Georgiadi

Quanto alla partecipazione della Grecia, con Amanda Georgiadi e il brano Die insieme, oggi la stampa italiana ha scritto: “Questa è senza dubbio un’opera di qualità e poetica”. Ma è anche chiaro che i criteri di quest’anno non sono puramente musicali.

FONTE YOUTUBE-ESC

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Alberta Trevisan

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