Carlos Alcaraz-Jannik Sinner nella finale di Umago, una sorpresa che sembra una futura classica

Quando i big che hanno scritto alcune delle pagine più belle della storia del tennis negli ultimi anni hanno lasciato il circuito, ci sarà sicuramente una nuova epopea da raccontare. Il match tra Carlos Alcaraz (n. 5) e Jannik Sinner (n. 10) potrebbe essere uno di questi e diventerà un classico negli anni a venire.

La finale di Umag Open (Croazia) contro di loro questa domenica sera è il loro secondo confronto in meno di un mese. Quest’ultimo faccia a faccia si è trasformato in favore dell’Italia, ma era sull’erba di Wimbledon agli ottavi (6-1, 6-4, 6-7 [8], 6-3). Questa volta, Alcaraz si sarebbe evoluto su una superficie su cui era più bravo.

Difendi il primo titolo per Alcaraz

In quella che sarebbe stata la sua prima difesa del titolo (ha aperto il suo record qui l’anno scorso), Alcaraz ha dovuto trovare l’esplosione che lo ha portato a un record all’età di 19 anni. È stata una mancanza di potenza esplosiva nella semifinale contro un altro italiano, Giulio Zeppieri (168), che lo ha spinto in un incontro di quasi tre ore (7-5, 4-6, 6-3). Peccatore, ha lasciato meno energie nel primo tempo sbarazzandosi facilmente del connazionale Franco Agamenone (136) in due piccoli set (6-1, 6-3).

In termini di dinamica generale, Sinner è un po’ indietro in quanto giocherà solo la prima finale da Anversa nel 2021, mentre l’Alcaraz è sesto in questa stagione, il secondo consecutivo. Ma lo spagnolo non è più imbattuto nell’ultima partita di un torneo da quando ha subito la prima sconfitta in quest’area la scorsa settimana ad Amburgo contro Lorenzo Musetti, altro prodigio italiano. D’altra parte, i due uomini mirerebbero ciascuno alla loro sesta incoronazione.

Alcaraz avrà pugno e creatività dalla sua parte. Ma anche questa tendenza a iniziare a volte a sbagliare troppo presto. Da parte di Sinner, gli scioperi metronomici e di servizio saranno risorse da proporre. Dopotutto, qualunque fosse il risultato, era una scommessa sicura che avrebbero avuto molte opportunità per ripetersi e vendicarsi a vicenda.

Riccarda Fallaci

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