Ducati DesertX in Cile, di ispirazione dakariana

Ducati ha aggiunto un modello completamente nuovo al suo portafoglio e si è posizionato come una linea intermedia, ma con maggiore stile e abilità motociclistiche. Questo è Deserto Xche prende il punto di riferimento delle moto del gruppo italiano che ha corso negli anni Novanta, come è il caso Elefante Cagiva dal momento in cui la Ducati è stata, contrariamente a quanto si possa credere, un’azienda Cagiva; come cambia il destino. Edi Orioli ha vinto la Dakar nel 1990 e nel 1994 con una di queste moto.


Il design della moto è molto particolare in quanto rispetta a prima vista l’estetica retrò di quegli anni, con un ampio volume anteriore che ospita il serbatoio e la fiancata, più una sella posta a 875 mm (con l’opzione per i piloti più bassi) progettata per essere spostato anche sia in alto che in basso il parabrezza è rialzato, ma copre anche i due faretti principali con tecnologia LED nella zona inferiore. Inoltre, il colore bianco con grafica rossa e dorata è un chiaro cenno a Lucky Strike, che è uno sponsor di Cagiva.



Dal lato telaio, abbiamo una struttura multitubolare con sospensioni KYB a corsa lunga (230 mm all’anteriore, 220 mm al posteriore) e cerchi multirazza equipaggiati con pneumatici Pirelli Scorpion Rally STR, con ruote da 21 pollici a la parte anteriore. ruote anteriori e 18 pollici al posteriore. . Freni Brembo, con pinze M50 a quattro pistoncini e doppio disco da 320 mm all’anteriore e disco singolo da 265 mm con pinze flottanti.


La moto è alimentata da un serbatoio da 21 litri, con la possibilità di aggiungere un ulteriore serbatoio posteriore da otto litri, che si attiva dai comandi anteriori.



Per la sua propulsione, la DesertX utilizza un bicilindrico Testastretta da 937 cc con sistema di valvole Desmodromico, un motore già utilizzato in altre marche di biciclette. Sviluppa 110 CV e 92 Nm di coppia, legati ad un cambio a sei marce con rapporto ravvicinato e ad un sistema con sei modalità di guida: Sport, Touring, Urban, Wet, Enduro e Rally, quest’ultima la più limitante, liberando potenza del motore e riduzione delle intrusioni, comandi e assistenze elettroniche, come la gestione della potenza del motore (in quattro modalità), il freno motore, il controllo della trazione, la selezione delle marce e il programma ABS.


Come spesso accade con Ducati in Cile, il marchio non ne pubblicizza i prezzi, quindi, se siete interessati, dovreste citarlo voi stessi, direttamente presso il rivenditore del marchio.

Gerardo Consoli

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