lunedì 13 dicembre 2021, 20:11
| Ultimo aggiornamento: 20:13
Il Consiglio Affari esteri si è chiuso senza prendere provvedimenti contro la Turchia a Varos. Il ministro degli Esteri tedesco Analena Berbock ha affermato di essere “impreparata” perché aveva appena preso il comando e non aveva avuto il tempo di studiare i documenti pertinenti.
L’Italia si è schierata con lui, mentre l’Olanda ha espresso riserve generali sulla possibilità di intraprendere qualsiasi azione. Pertanto, l’imminente imposizione di sanzioni europee in risposta alle azioni unilaterali della Turchia nell’enclave di Varos è stata deferita al prossimo Consiglio per la discussione.
Il ministro degli Esteri tedesco ha sottolineato il fatto che il nuovo governo di coalizione non ha avuto tempo sufficiente per studiare i documenti elettorali rilasciati la scorsa settimana, nonché le implicazioni di eventuali decisioni prese. Nel frattempo, il capo della diplomazia europea, Josep Borrell, ha parlato della necessità di prendere decisioni poiché la questione delle azioni illegali della Turchia a Famagosta è stata discussa a lungo e ora abbiamo documenti di opzioni riguardanti misure legali e politiche.
L’approccio generale dell’Alto rappresentante e di Nicosia alla necessità di una decisione concreta è sostenuto, secondo le fonti, da Irlanda, Grecia, Francia, Belgio, Estonia, Austria, Malta e Lussemburgo. In particolare, Irlanda, Austria, Francia, Grecia e Lussemburgo hanno espresso il parere che questo approccio è perfettamente ragionevole e giustificato, osservando che altrimenti alla Turchia verrà inviato un messaggio sbagliato.
Josep Borrell ha affermato che il Comitato dei Rappresentanti Permanenti discuterà la questione con particolare enfasi sull’istituzione di un regime speciale di azioni legali per coloro che sono coinvolti nelle attività illegali della Turchia nell’area chiusa di Famagosta.
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