I Socceroos cercano una nuova generazione d’oro

Per i Blues non è il Perù come antipasto ma l’Australia. Permanente. La caduta del Perù negli spareggi, il 13 giugno, i Socceroos hanno vinto il diritto di iniziare il loro Mondiale contro la Francia, martedì 22 novembre, allo stadio Al-Janoub (20:00, su BeIN Sports 1 e TF1). Non il Perù, o le montagne sulla carta. Eppure nel 2018 gli uomini di Didier Deschamps hanno sofferto per dominare (2-1) un avversario spesso riassunto nell’aggettivo “doloroso”, se non brillante.

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La penultima qualificazione, La presenza dell’Australia in Qatar è in parte dovuta al suo sostituto portiere, Andrew Redmayne, è entrato durante la sparatoria per distrarre il tiratore peruviano con la sua oscura danza delle marionette. Da tempo alle porte del Mondiale (partecipazione nel 1974), la nazione continentale prende abbonamenti dal 2006 e una sconfitta agli ottavi contro l’Italia (1-0) con un generoso rigore assegnato al futuro campione del mondo. Nella memoria collettiva, Tim Cahill, Mark Viduka, Harry Kewell e i loro compagni di squadra sono da sempre rappresentanti della “generazione d’oro”.

Nelle ultime tre edizioni, l’Australia ha vinto una partita su nove e, ascoltando l’ex nazionale Craig Foster, la loro presenza a Doha è importante. “depositi di miseria”. “Questa è la seconda Coppa del Mondo consecutiva in cui avevamo bisogno degli spareggi per qualificarciha sottolineato l’ex centrocampista del Crystal Palace su Yahoo Sport Australianel mese di giugno. È chiaro che la nostra produzione [de bons joueurs] è notevolmente diminuito. »

In tempi precedenti

Nel 2017, unne studio del Sindacato dei Calciatori Professionisti diffidare di questa perdita di competitività. Ha sottolineato che il numero di minuti giocati dagli australiani nei cinque principali campionati europei – Premier League inglese, La Liga spagnola, Bundesliga tedesca, Serie A italiana e Ligue 1 francese – è diminuito dell’80%. Dei 26 giocatori selezionati da Graham Arnold, solo due si sono sviluppati per la formazione dei “big five”: Ajdin Hrustic nell’Hellas Verona (Italia) e Awer Mabil nel Cadice (Spagna). Nel 2006, Harry Kewell ha brillato al Liverpool, Tim Cahill ha segnato gol per l’Everton e metà dei Socceroos ha giocato in Premier League.

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Un’epoca passata. La Football Federation Australia (FFA) non ha aspettato l’estenuante campagna finale dei Socceroos per iniziare l’introspezione. Nel novembre 2020 ha pubblicato relazione sul divario di prestazioni tra Sè un giocatore e le loro controparti internazionali e sottolineando un problema chiave: ai giovani australiani mancano le opportunità per mettersi alla prova in campo.

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Riccarda Fallaci

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