In Italia, i senatori lodano il rifiuto legale dell’omofobia

In Italia, l’omofobia e la transfobia hanno ancora un brillante futuro davanti a loro… Del resto questo è il messaggio che sembrano voler lanciare i senatori di estrema destra, che non solo hanno bocciato il ddl, ma hanno anche festeggiato l’esito del voto applaudendo l’emiciclo. Il filmato è stato pubblicato sull’account Twitter di Caterina Biti, leader democratico al Senato italiano, con questo messaggio: “Voglio vomitare.”

Guarda il video qui sotto:

Sequel dopo l’annuncio

La legge “Zan”, intitolata al deputato democratico Alessandro Zan (centro sinistra) mira a punire atti di discriminazione e incitamento alla violenza contro gay, lesbiche, transgender e persone con disabilità. .

Ma durante uno scrutinio segreto indetto dal partito di estrema destra Lega e Fratelli d’Italia (Fdi), la Camera Alta è stata impedita da 154 voti per le ultime 131 adozioni del Parlamento, la Camera dei deputati che l’ha adottata lo scorso novembre.

Il disegno di legge, nella sua nuova versione, non può essere presentato al Senato per sei mesi, secondo le regole del parlamento italiano. Il blocco di questo progetto è “Pagina nera per democrazia e diritti. Il Senato ha deciso di stare lontano da accuse reali” paese, la reazione di Alessandro Zan.

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I critici legali ritengono che rischi di compromettere la libertà di espressione e che aprirà la strada a “Propaganda omosessuale” a scuola – argomento respinto da Alessandro Zan.

Sequel dopo l’annuncio

Il Vaticano è contro la legge

A giugno, il Vaticano ha compiuto il passo senza precedenti di presentare una denuncia diplomatica formale contro la legge, affermando che violava il Concordato, un trattato bilaterale tra l’Italia e la Santa Sede.

Il Vaticano è profondamente preoccupato che in base alla legge sull’omofobia, i cattolici rischino di essere perseguiti per aver espresso opinioni a favore delle tradizionali strutture familiari eterosessuali.

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In risposta, il capo del governo Mario Draghi ha detto che il Parlamento è “Libero” legiferare in materia, perché l’Italia “È uno stato laico, non uno stato confessionale”. In Italia, Paese tradizionalmente cattolico che ospita sul suo territorio anche il Vaticano, le leggi sui temi LGBT (lesbiche, gay, bisessuali, transgender) sono particolarmente delicate.

Tuttavia, secondo un sondaggio Demos & Pi condotto a luglio, la legge Zan avrà il sostegno popolare, con il 62% degli italiani a favore.

Aroldo Giovinco

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