Cinque persone hanno perso la vita nella Bassa Italia negli incendi che divampano da cinque giorni. Allo stesso tempo, il Sistema Informativo Meteorologico Siciliano (SIAS) ha registrato una temperatura più alta di 48,8 gradi Celsius, forse la temperatura più alta mai registrata in Europa, secondo le prime stime degli scienziati.
Mercoledì pomeriggio è stata annunciata la morte di un contadino di 77 anni nel villaggio di Groteria in Calabria. In precedenza, nel villaggio di Kardato, era stato ritrovato il corpo carbonizzato di un contadino di 79 anni, di cui i parenti avevano denunciato la scomparsa nelle prime ore di questa mattina.
Morto anche un contadino di 30 anni a Paterno, alle porte della Catalogna, in Sicilia. Ha aiutato a spegnere l’incendio, ma il trattore su cui viaggiava si è ribaltato e l’ha distrutto.
In Calabria un nuovo fronte infuocato si aggiunse al monte Aspromonte, ma anche alla costa del territorio ionico, dove un centinaio di abitanti furono costretti a lasciare le proprie case. Il governo locale, oltre all’assistenza della Protezione civile e dei vigili del fuoco, chiede ora la mobilitazione dell’esercito.
In Sicilia si decise di evacuare i quartieri ubicati nel più vasto territorio della città di Enna, mentre i Canader combattevano contro le fiamme e sui monti dei Nebrodi.
Il Paese sta vivendo la settimana più calda dell’estate, con temperature che già superano i 47 gradi Celsius in Sicilia, vicino a Siracusa. Il servizio meteorologico nazionale italiano prevede che oggi verrà superato il record di temperatura elevata del Paese: 48,5 gradi Celsius nel 1990 in Sicilia.
Si prevede che il mercurio raggiunga oggi i 49-50 gradi Celsius nella Sicilia sud-orientale e i 39-40 gradi in Calabria, Puglia e Campania.
“Analista certificato. Esploratore a misura di hipster. Amante della birra. Pioniere estremo del web. Troublemaker.”