Dopo Spagna, Francia e Germania, anche gli agricoltori italiani hanno iniziato a mobilitarsi, con richieste come la revisione dei prezzi all’ingrosso, il divieto della carne sintetica, l’installazione di impianti fotovoltaici sui terreni coltivabili e l’uso di farina di insetti.
Circa 100 agricoltori hanno manifestato oggi sui loro trattori nella regione centrale dell’Umbria, fuori dalla città di Assisi. Contemporaneamente, in Abruzzo, è stata effettuata la mobilitazione nella regione di Casalbordino. A nord di Roma, nella zona di Orte, decine di agricoltori con camion e trattori hanno manifestato non lontano da un’autostrada.
In Sicilia circa 50 agricoltori partirono dal capoluogo dell’isola, Palermo, e raggiunsero la zona di Sciacca. “La nostra mobilitazione è fondamentalmente una forma di autodifesa. “Il silenzio dei politici e dei sindacati è assordante: diciamo no al vino con zucchero, alla frutta e alla verdura del Nord Africa, alla farina di insetti”, ha detto ai giornalisti uno dei partecipanti alla manifestazione.
Più di 60 agricoltori hanno preso parte alla marcia tenutasi a Lucca, in Toscana, con slogan come “non vogliamo cibo sintetico, vogliamo solo salvare il nostro cibo”. Nei prossimi giorni potrebbero verificarsi nuove manifestazioni in altre regioni del Paese.
fonte: APE-MPE
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