Questa mattina, come deciso dal governo di Mario Draghi, hanno riaperto le scuole in tutta Italia, con la sola eccezione dei territori di Napoli e Sicilia. “Non ha senso che tutto apra e chiudiamo solo le scuole. “Quello che possiamo dire a questo punto è che la maggior parte degli studenti di oggi sono tornati alle loro classi”, ha affermato il ministro dell’Istruzione Patricio Bianchi.
Ieri i funzionari delle scuole superiori avevano stimato che il primo giorno dopo il ritorno dalle vacanze, circa il 10% del personale docente sarebbe stato assente a causa dell’epidemia di coronavirus. Oggi, invece, la Tv pubblica Rai riporta che sulla base dei primi dati provenienti da diverse parti del Paese, entro fine settimana si possono inserire in e-learning fino a 200mila classi. 50%, cioè tutta Italia.
Ha detto che secondo la decisione del governo italiano, negli asili nido con un solo caso positivo al coronavirus, l’insegnamento sarebbe sospeso per dieci giorni, nelle scuole primarie per due giorni e nelle scuole superiori e superiori per tre giorni.
Il governo di Roma ha deciso di impugnare la decisione del governatore della Regione Maggiore di Napoli, Vincenzo de Luca, citando la sua decisione di posticipare il rientro degli studenti al tavolo fino a fine mese.
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