Baie, villaggi di montagna e tanto cibo: l’autunno è il periodo migliore per esplorare il Parco Nazionale del Cilento, nel sud Italia.
Il sole autunnale è caldo e piacevole sulla pelle. Uno stretto sentiero attraverso profumate pinete, sempre a contatto con il mare azzurro e limpido, conduce al punto più occidentale del Parco Nazionale del Cilento: il leggendario promontorio Punta Licosa. Consiglio personale dell’autore per i fan italiani:
“Qui la sirena Leucosia ha scelto di suicidarsi perché Ulisse l’ha respinta”, aveva detto la sera prima l’oste Antonio con tanta drammaticità nella voce che il nostro curioso piccolo “consiglio di famiglia” ha deciso di partire la mattina dopo per vedere la scena.
Un luogo pieno di leggende
Da San Marco a Castellabate aggiriamo Capo Sirena in direzione Ogliastro. La strada del ritorno attraversa il Monte Licosa, alto 326 metri. Naturalmente, ci sono molte leggende che circondano questa montagna. Divertimento non solo per noi, ma anche per nostro figlio di 15 anni.
Antonio non è solo un grande narratore, ma anche un buongustaio. Con passione gestisce l’Enoteca Casaburi in Corso Matarazzo a Santa Maria del Castellabate. È pieno di delizie culinarie della regione: salumi, vino rosso e bianco, biscotti alle mandorle ripieni di fichi secchi, liquori e pasta. Pertanto le nostre pause escursionistiche sono una vera esperienza di gusto.
Paesaggio incontaminato
Questo luogo ancora relativamente incontaminato della Campania meridionale, a circa 120 chilometri a sud di Napoli, è un’esperienza anche dal punto di vista paesaggistico. Non sorprende che questa zona sia un parco nazionale e un sito patrimonio mondiale dell’UNESCO. Le sue dimensioni sono grosso modo paragonabili a quelle di un bosco di falz. Montagne, canyon e borghi medievali caratterizzano il paesaggio culturale dell’interno. Spiagge sabbiose, calette segrete e acque limpide ci aspettano in riva al mare.
Il modo migliore per esplorare la bellezza della spiaggia è in barca. Abbiamo navigato lungo Capo di Palinuro, la principale attrazione costiera a sud del Cilento. In alcuni punti la roccia precipita verticalmente fino a una profondità di 80 metri, intervallata da baie balneabili e grotte molto romantiche.
“Questa è la nostra Grotta Azzurra”, disse il capitano della nave Sandro, indicando con orgoglio un grande buco nella roccia. Lunga 90 metri e in parte percorribile a piedi, è in realtà altrettanto bella ma meno affollata della sua famosa sorella caprese.
Grotta del Sangue in Italia
Il viaggio prosegue alla Grotta del Sangue, con il muschio rossastro che luccica sulle rocce e alla Grotta dei Monaci, le cui stalagmiti marroni sembrano monaci in preghiera, all’Arco Naturale, un imponente arco carsico. .
Il giorno successivo abbiamo sentito di nuovo la terra solida sotto i piedi mentre salivamo alla Baia degli Infreschi. Il punto di partenza di questa bellissima escursione classica di due ore e mezza è la piccola cittadina portuale di Marina di Camerota – più precisamente la spiaggia di Lentiscosa.
Dapprima attraverso le viuzze dell’abitato lungo il Monte di Luna, poi lungo strade sterrate e sentieri attraverso la macchia mediterranea e il carso fino a Cala Bianca. Qui, la Spiaggia Pozzallo ti invita a nuotare nel mare cristallino.
Cucina Cilentana
Lì puoi trovare la vera Cucina Cilentana: pesce fresco, pasta, verdure dei contadini della regione – preparati con il miglior olio d’oliva di Pisciotta. A malapena in grado di separarci, abbiamo raggiunto tardi la romanticissima Baia degli Infreschi e abbiamo fatto un comodo giro in barca per tornare a Marina di Camerota.
La prospettiva di una lattina di olio d’oliva che emerge dal sole del sud sui nostri piatti invernali di casa ci porta a Pisciotta. Pisciottano è il nome dell’albero che probabilmente avevano i Greci quando arrivarono in Italia e dai suoi frutti si produce ancora oggi il miglior olio.
Il pittoresco villaggio di montagna con il suo labirinto di strade strette e ben conservate del Centro Storico si erge maestoso sopra il mare. Angoli segreti e piccole terrazze panoramiche offrono sempre una vista chiara sui boschi di castagni, uliveti e cieli blu scintillanti circostanti.
Ceramiche di Camerota
Olio d’oliva per Pisciotta, ceramica per Camerota. La strada di montagna di sei chilometri si snoda e gira fino alla capitale Marina. Come il monastero di Meteora, il paese sorge a 300 metri sopra la costa, all’ombra del possente Monte Bulgheria, punto di riferimento della costa meridionale del Cilento con i suoi 1.225 metri di altezza.
Belle e tortuose strade compongono la città vecchia. Nel pomeriggio c’è una buona occasione per osservare gli artisti all’opera. Ci siamo innamorati della statuina del presepe in argilla: il prossimo Natale arriverà sicuramente. Ma qui godiamo ancora del caldo sole autunnale. Nel salutarci, Antonio ci ha consegnato una bottiglia di limoncello e ci ha detto strizzando l’occhio: “Il liquore al limone dovrebbe addolcirvi l’inverno tedesco”.
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