La candidatura di Draghi a Presidente della Repubblica italiana prevede nuovi disordini politici – The Press Project

È la prima volta che l’elezione del Presidente della Repubblica italiana è così direttamente legata all’economia del Paese. L’Italia ha registrato un calo del Pil del 10% a causa della pandemia, ma con Draghi in testa c’è fiducia che l’Italia si riprenderà. Lo scenario peggiore in caso di elezione di Draghi è che il Paese andrà alle elezioni parlamentari anticipate. In questo caso, e secondo i sondaggi, l’esito dominante sembra essere un’alleanza dei partiti di estrema destra Lega Nord e Fratelli d’Italia, senza la necessità di un’alleanza da parte del partito conservatore più moderato di Berlusconi, Forza Italia.

Con il Presidente del Consiglio Mario Draghi come Presidente del Consiglio, l’Italia ha vissuto un insolito periodo di concordia politica. La leadership di Draghi nel pieno della crisi pandemica si è dimostrata capace e decisiva con risultati molto positivi nella crescita economica. Ma tutto questo potrebbe essere annullato a gennaio, quando il parlamento italiano eleggerà un nuovo presidente.

Il percorso politico dell’Italia è a un bivio critico: Draghi, l’ex presidente della Banca centrale europea, cui è stato restituito il ripristino della stabilità e della credibilità dell’economia e della società italiane, dovrebbe restare presidente del Consiglio o diventare presidente?

Secondo la Presidenza del Parlamento italiano, non c’è nessun candidato ufficiale alle elezioni presidenziali. Il legislatore può votare di nascosto chiunque per un mandato presidenziale di 7 anni purché sia ​​di origine italiana e abbia almeno 50 anni. Vari nomi sono stati ascoltati nelle precedenti elezioni presidenziali, dal calciatore Francesco Totti, all’attrice Sophia Loren, e persino alla pornostar Rocco Siffred. La votazione può richiedere diversi turni fino a quando non emerge il candidato più probabile.

Draghi è stato sistematicamente presentato come il successore di Sergio Mattarella, il cui mandato a capo di Stato scade il 3 febbraio. Draghi, 74 anni, ha detto la scorsa settimana che potrebbe prepararsi per il ruolo presidenziale. Interrogato in conferenza stampa a riguardo, ha risposto: “Le mie ambizioni personali non contano. Sono un nonno in agenzia”.

Secondo i media italiani, l’unica persona che finora ha dichiarato esplicitamente che si candiderà è Silvio Berlusconi, il leader di Forza Italia ed ex presidente del Consiglio italiano che ha legato il suo nome a vari scandali.

Molti analisti ritenevano improbabile che Berlusconi potesse essere eletto al primo posto, ma non lo escludono in quanto ha una capacità senza rivali di “comprare” voti.

L’istituzione del Presidente della Repubblica è essenzialmente simbolica e corrisponde in proporzione al Presidente della Repubblica in Grecia. Ha il potere di risolvere le crisi politiche, nominare un primo ministro e indire elezioni anticipate. Mattarella è stato più volte costretto a intervenire per salvare il Paese da una crisi politica. In uno, ha incaricato Draghi di formare un governo di coalizione lo scorso febbraio dopo il crollo del governo guidato da Giuseppe Conte.

Sebbene Draghi sia considerato la soluzione giusta per la sua candidatura alla presidenza dell’Italia, se verrà eletto dovrà terminare anticipatamente il suo governo, il che pregiudicherebbe l’attuazione delle riforme necessarie per erogare i fondi del Fondo di ripresa post-pandemia dell’Unione europea, di di cui l’Italia è il Paese più popoloso.

È la prima volta che le elezioni presidenziali sono così direttamente legate all’economia del Paese. L’Italia ha registrato un calo del Pil del 10% a causa della pandemia, ma con Draghi in testa c’è fiducia che l’Italia si riprenderà. Lo scenario peggiore in caso di elezione di Draghi è che il Paese andrà alle elezioni parlamentari anticipate. In questo caso, e secondo i sondaggi, l’esito dominante sembra essere un’alleanza dei partiti di estrema destra Lega Nord e Fratelli d’Italia, senza la necessità di un’alleanza con il partito conservatore più moderato di Berlusconi Forza Italia.

Le votazioni avrebbero dovuto iniziare nella terza settimana di gennaio, ma solo in tre casi nella storia italiana moderna è stato eletto presidente sin dal primo turno. Altri nomi comparsi sui media italiani come candidati a questa carica sono l’attuale ministro della Giustizia Marta Cartabia, l’ex presidente del Consiglio Romano Prodi, altri ex primi ministri e l’attuale commissario europeo all’economia, Paolo Gentiloni e Gianni Letta, negli anni. Consigliere e giornalista Berlusconi.

Alberta Trevisan

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