Guadalajara (Messico), 24 nov. (EFE).- La Fiera Internazionale del Libro (FIL), la più grande città spagnola di Guadalajara, inizia sabato con la presenza di 650 autori provenienti da 45 paesi e con l’Unione Europea ( UE) come ospiti, onore che ha iniziato a lasciare il segno in questa città.
La fiera, considerata la seconda più grande al mondo, giungerà alla sua 37a edizione con la visita di Lídia Jorge dal Portogallo, Pascal Quignard dalla Francia, Dacia Maraini dall’Italia, Antonio Muñoz Molina dalla Spagna, Elia Barceló e María Dueñas, oltre a Sergio dal Nicaragua. Ramírez, oltre al suo impegno per la pelliccia più giovane.
La consegna questo sabato del Premio FIL per la Letteratura in Lingue Romantiche al poeta messicano Coral Bracho segnerà l’inizio di nove giorni di attività, che riuniranno 630 presentazioni di libri di vario genere e circa 3.000 incontri letterari, culturali e gastronomici e presentazioni musicali.
La fiera sarà anche uno spazio per le imprese editoriali e le trattative sui diritti, con la presenza di 2.200 editori provenienti da 49 paesi, che offriranno al pubblico 450.000 titoli di libri in un’esposizione di 43.000 metri quadrati.
Si tratta della prima fiera segnata dall’assenza del suo presidente fondatore, Raúl Padilla, scomparso lo scorso aprile.
FIL scommetterà sui giovani scrittori con nuove narrazioni e prevede di ricevere quasi 800.000 proposte.
Circa 70 scrittori e 50 editori provenienti da 27 Stati membri fanno parte della delegazione dell’UE, le cui attività promuoveranno il dialogo aperto tra Europa e America Latina.
Il blocco ha mosso i primi passi a Guadalajara con l’inaugurazione della mostra ‘Mosaico’. Il codice obliquo dell’arte senza tempo”, è stato presentato giovedì al Museo Cabañas come anteprima di ciò che offrirà la cultura europea dal 25 novembre al 3 dicembre.
La mostra è un’esperienza multimediale che racconta la storia d’Italia attraverso l’arte degli antichi mestieri del mosaico, con sei stazioni che mettono in mostra la ricca cultura di luoghi come Roma, Pompei, Aquileia, Ravenna, Palermo-Monreale, Piazza Armerina e Baia.
Gianni Vinciguerra, direttore dell’Istituto Italiano di Cultura, ha dichiarato a EFE che la mostra celebra la presenza dell’Unione Europea, una regione articolata in paesi che formano un mosaico multiculturale.
“Ci è venuto in mente di fare una mostra dedicata all’arte del mosaico, perché come l’Europa, ci sono tanti Paesi e insieme possono progredire, possono parlare con una sola voce pur mantenendo le loro differenze. ”, ha sottolineato.
La mostra sarà al Museo Cabañas fino al 24 febbraio 2024 e si terrà a Città del Messico nella primavera dello stesso anno.
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