La Meloni preoccupa l’Europa per l’immigrazione

Gli archivi della ONG Human Rights 360, così come di altre organizzazioni il cui oggetto è l’immigrazione, sono nelle mani del pubblico ministero competente, da esaminare per la formazione di organizzazioni criminali, come informato da dikastiko.gr.

Secondo la pubblicazione, un rapporto presentato alla Procura e ai ministeri competenti dall’Anti-Black Money Authority chiede che il fondatore della ONG Human Rights 360 sia indagato per il reato di fondazione di un’organizzazione criminale (con un importo di oltre 120.000 euro), con il reato base di relazioni extraconiugali.

La ONG risponde sul suo sito web di non aver ricevuto alcuna notifica della conclusione dell’Autorità, parla di una serie di fatti inesatti e ovviamente fa riferimento alla nota letteratura sugli attacchi alla cieca che prendono di mira non solo organizzazioni specifiche ma anche “espressioni collettive della società civile».

Tuttavia, “l’espressione collettiva della società civile” si è rivelata piuttosto redditizia. Secondo un rapporto del quotidiano Real Nnews, le entrate derivanti dalle donazioni di Human Rights 360 nel 2017 sono state di 18.750 euro. Nel 2018 è salito a 430.700, nel 2019 è arrivato a 679.722 euro, nel 2020 è diventato 1.558.491 e nel 2021 è diventato 1.048.280 euro!

Allo stesso tempo, le ONG possono percepire la disinformazione e la condanna del nostro paese con false informazioni come espressione collettiva della società pulp. È stata una di quelle che hanno riportato… la morte della piccola Maria -che non esisteva- su Evros a causa di una puntura di scorpione, che ha provocato la falsa notizia allo Spiegel. Almeno quest’ultimo, rendendosi conto della sua menzogna, ha cancellato le relative pubblicazioni.

Certo, questo non ha ripristinato l’immagine offuscata del nostro Paese, a cui si oppongono le ONG e vari simpatizzanti greci (di lingua greca essenzialmente), che non hanno mai trovato niente di negativo da dire sulla Turchia. E perchè no? Trovano ascolto da parte dell’opposizione ufficiale, che non sbuffa, se ne frega se le sue denunce infondate oltrepassano i confini e diventano notizie dannose per la nazione, non per il governo.

Nikos Filis, in completa incoscienza, definisce il governo un “killer” per l’inesistente Maria. Katrougalos, Spirtzis et al. sostengono che l’isola di Evros dove è avvenuto il presunto incidente sia in territorio greco, negando persino il Servizio Geografico dell’Esercito. Il tutto, però, è esagerato da Tsipras che compone un’elegia epica, stupidamente (involontariamente) identificata con la propaganda turca: “La menzogna sui dannati di Evros che affermano di non esistere, mentre muoiono per giorni su un’isola.. in il fiume. Ha mentito anche su un bambino di cinque anni che è morto, che ha esalato l’ultimo respiro indifeso ed è stato seppellito dalla madre indifesa” (così impotente che è scivolato fuori dall’edificio in cui vivevamo ed è scomparso!)

La noncuranza delle ONG e il loro senso di onnipotenza le ha portate a ignorare lo Stato, le leggi e le decisioni dei leader politici. Il nostro famoso “Salvatore”, Jason, in un tweet di settembre scriveva: “Nel 2019 Salvini disse che ci avrebbe affondato in una settimana. Ora ci sono 14 navi di soccorso e 3 aerei nel Mediterraneo. – chiunque sia, è il Presidente del Consiglio eletto del Paese – esclama compiaciuto: “Signora Meloni, la aspettiamo”!

La Meloni ha… risposto all’invito. La nave di soccorso della ONG francese Ocean Viking, con 234 migranti, non ha trovato un porto italiano amico ed è salpata per Marsiglia. Il governo francese non ha gradito la decisione della Meloni e per rappresaglia ha annunciato la sospensione dell’accoglienza di 3.500 richiedenti asilo provenienti dall’Italia. Il raffreddamento dei rapporti tra i due maggiori paesi ha sconvolto i leader europei, e per questo motivo la presidenza ceca dell’UE ha convocato il giorno successivo, il 25 novembre, un Consiglio di emergenza sugli affari interni.

Irrita anche un’anima sensibile, la commissaria all’immigrazione Ylva Johansson, che non perde occasione per incolpare il nostro Paese per l’immigrazione. Ha annunciato un piano a tre pilastri che metterà sul tavolo venerdì. Tuttavia, le prime indicazioni dei suoi piani non mirano a ridurre i flussi (si noti che nel 2022 dall’Africa all’Europa transiteranno 90.000 migranti, il 50% in più rispetto all’anno precedente).

Se i governi della beata Europa democratica sono da anni indifferenti e permettono all’estrema destra di Meloni di fomentare di fatto guai, – rifiutandosi di ancorare – sfortuna per loro.

Alberta Trevisan

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