“Leggendo” la selezione delle città in Italia

Gli italiani domenica e lunedì si recano alle urne per eleggere un sindaco, in un processo visto come un test cruciale dell’alleanza polare in vista delle elezioni nazionali a meno di un anno di distanza.

Le elezioni comunali sono la prima competizione elettorale da quando l’ex presidente della Banca centrale europea Mario Draghi ha assunto la carica di primo ministro a febbraio.

I risultati mostrano il candidato sindaco di centrosinistra vincitore al primo turno di Milano, Napoli e Bologna. Ma ci sono molte città, tra cui Roma che è considerata una città chiave, che avranno bisogno di un nuovo giro in due settimane.

Politico riassume cinque cose che abbiamo imparato dalle elezioni comunali sulla più ampia scena politica italiana:

Il governo di Draghi sta crescendo velocemente

È improbabile che le elezioni creino problemi al governo di unità nazionale di Mario Draghi. La leadership di Draghi rimane incontrastata, con quasi il 70% della popolazione che lo approva.

Spicca il centro sinistra

Il Pd di centrosinistra ha vinto a Bologna. A Milano e Napoli le redini sembrano essere prese da candidati appoggiati dal centrosinistra, mentre a Roma e Torino i candidati democratici sono favoriti.

Davvero teso ma non sopraffatto

L’ala destra italiana, composta dalla Liga di Matteo Salvini, Forza Italia di Silvio Berlusconi e Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, dovrebbe perdere nelle cinque maggiori città. Ma questo sviluppo è previsto perché i diritti sono migliori nelle sedi più piccole.

In effetti, è ancora ben posizionato politicamente per vincere le prossime elezioni nazionali, che dovrebbero tenersi nel 2023.

I partiti di destra tendono anche ad avere più sindaci alla fine del conteggio rispetto a prima.

Da 5 a 0 stelle

Le elezioni comunali hanno confermato la sconfitta del Movimento Cinque Stelle, partito che ha goduto di notevoli guadagni nel 2016 ma ha perso il sostegno popolare. Quel partito ora ha perso a Roma e Torino mentre è quasi inesistente a Milano.

Per il leader del partito ed ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte, subentrato ad agosto alla guida del partito, le elezioni comunali sono state un esordio disastroso. Lunedi ha cercato di limitare i danni, sostenendo che le modifiche che aveva implementato dall’inizio dell’incarico non erano ancora entrate in vigore.

Tuttavia, la buona notizia per il Movimento Cinque Stelle è che là dove si unisce ai Democratici, come a Bologna e Napoli, la loro collaborazione dà i suoi frutti elettorali.

Il melone non ha paura

I partiti di estrema destra italiani a livello nazionale sono in aumento, dato confermato dai sondaggi di opinione. Infatti, è stato affermato che se l’Italia vota oggi, il tripartito di destra otterrà la maggioranza in parlamento e Giorgia Meloni sarà la candidata a formare un nuovo governo.

Le elezioni comunali sembrano confermare la sua posizione rafforzata per la carica di primo ministro alle prossime elezioni. Il Partito Meloni ha registrato percentuali uguali o addirittura superiori a quelle della Lega nelle quattro maggiori città.

Sotto la guida di Meloni, il partito italiano Adelphia è passato dal 4% nelle elezioni del 2018 al 20% negli attuali sondaggi d’opinione.

naftemporiki.gr

Alberta Trevisan

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