L’Italia proroga lo stato di emergenza fino al 31 marzo

Martedì pomeriggio, come confermato dal governo, il Consiglio dei ministri ha approvato il relativo regolamento. Alcune norme per le misure di contenimento della pandemia si basano sullo stato di emergenza.

Su questa base, lo Stato può coordinare meglio i servizi di emergenza e aggirare gli ostacoli burocratici. Ad esempio, il commissario del governo per il programma di vaccinazione, Francesco Paolo Figliuolo, potrebbe restare e il comitato scientifico del Cts, che consiglia il governo su come affrontare la pandemia, potrebbe continuare a lavorare. Il governo ha dichiarato per la prima volta lo stato di emergenza alla fine di gennaio 2020 dopo che i primi casi di coronavirus sono stati segnalati in Italia. Da allora è stato aggiornato più volte.

Il governo ha perso sei milioni di euro in infrastrutture sotto la supervisione del ministero della Difesa, dove potrebbero essere conservate le dosi vaccinali per “fabbisogni nazionali”. Questo è importante anche alla luce di “ulteriori future emergenze sanitarie”, ha affermato l’annuncio del governo del primo ministro Mario Draghi.

Il partito di opposizione di estrema destra “Brder Italiens” (Fdl – Fratelli d’Italia) critica da tempo lo stato di emergenza. Dal loro punto di vista, il potere del governo indebolisce il parlamento. Anche la lega di estrema destra, che è coinvolta nel governo, era scettica sull’estensione e ne ha chiesto la revoca.

Il governo ha risposto che la pandemia non è stata sconfitta. L’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte, capo del movimento a cinque stelle al governo, condivide questo punto di vista. “Ovviamente (…) vista la curva epidemiologica e la variante apparentemente altamente contagiosa, riteniamo necessaria un’estensione”, ha detto Conte. Anche il leader socialdemocratico Enrico Letta ha chiesto una proroga dello stato di emergenza. “Dobbiamo assicurarci di non dover dichiarare di nuovo un blocco”, ha detto l’ex primo ministro.

Aroldo Giovinco

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