Lufthansa, a poche ore dalla presa in carico di Ita Airways | Notizie sulle compagnie aeree, rss1

Il quotidiano romano Il Messaggero, solitamente molto ben informato sulle questioni dell’aviazione pubblica italiana, ha annunciato che finalmente, nonostante fosse in carica, Mario Draghi, Presidente del Consiglio dei Ministri italiano, avrebbe firmato la privatizzazione di Ita Airways, che guarda caso si unirebbe alla compagnia aerea conglomerato Lufthansa, anche se con la compagnia di navigazione MSC come azionista di maggioranza (MSC e Lufthansa, un passo in più per mantenere Ita Airways).

Con la caduta del governo, tutti gli esperti legali hanno ritenuto impossibile prendere la decisione di vendere l’azienda. Tuttavia, cercando scappatoie nella legge e, ovviamente, approfittando del suo immenso potere sulla classe politica italiana, Mario Draghi aiuterà il suo successore a firmare la vendita di Ita Airways, erede di Alitalia, nata nel novembre dello scorso anno ed è ancora in perdita, il che è abbastanza logico in un’azienda che sta costruendo la sua rete commerciale.

La decisione, ha detto il quotidiano e ha riprodotto TTGItalia, sarà presa al prossimo consiglio dei ministri. Draghi ha posto una condizione alla vendita: che la compagnia potesse volare senza l’assistenza statale.

L’acquirente era un consorzio di due grandi azionisti: MSC, una compagnia di navigazione italiana nota per le sue attività di carico e spedizione, e Lufthansa. Lufthansa fornisce solo il 20% del denaro e MSC 60. Tuttavia, Lufthansa si aspetta più di quanto investe, poiché intende integrare Ita nella rete di filiali europee che gestisce e che comprende Brussels Airlines (ex Sabena), Svizzera e Austria , a fianco della filiale Lufthansa in Germania. Con l’operazione, il gruppo ha preso il controllo dell’Europa centrale.

Il restante 20 per cento del capitale italiano sarà nelle mani dello Stato italiano.

La vendita richiede tre punti principali da parte dell’acquirente: garanzie di lavoro, aggiornamenti della flotta e aggiornamenti della rete di volo. Tra gli incarichi garantiti non ci sono gli incarichi di movimentazione o di manutenzione, da sempre in mano ad Alitalia, che non lavora più, in via di scioglimento.

Emiliano Brichese

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