Meloni dice che seguirà la linea di Draghi in…

Il favorito per diventare il prossimo primo ministro italiano ha affermato di voler mantenere il percorso di Mario Draghi per sostenere l’Ucraina ed evitare l’aumento del debito interno, ha riferito Bloomberg.

“Non sosterrò l’ampliamento del deficit di bilancio perché siamo indebitati”, ha detto Giorgia Meloni al Forum Ambrosetti di Cernobbio, in Italia. Ha aggiunto che il sostegno alle sanzioni occidentali contro la Russia era necessario per aumentare la “credibilità internazionale” dell’Italia.

La coalizione di estrema destra di Meloni guida quasi 20 punti percentuali nei sondaggi di opinione prima delle elezioni del 25 settembre. Domenica ha parlato con l’élite economica e finanziaria italiana al forum del Lago di Como, apparendo insieme al suo principale rivale, il presidente del Partito Democratico Enrico Letta, e ad altri leader del partito.

Nel tentativo di rafforzare la sua credibilità nella finanza pubblica, Meloni ha sfidato Salvini sulla necessità di una maggiore spesa in deficit per stimolare l’economia. Ha esortato l’Italia a separare i prezzi del gas e dell’elettricità a livello nazionale anche prima che fosse raggiunto un accordo dell’UE sulla questione, che secondo lui costerebbe solo dai 3 ai 4 miliardi di euro entro la fine di marzo.

Il leader democratico Enrico Letta ha detto sabato a Bloomberg News che votare per il blocco di estrema destra rischierebbe di portare l’Italia sull’orlo della bancarotta, come è successo nel 2011 quando Silvio Berlusconi era primo ministro. “Se c’è una questione che non può essere ridicolizzata, sono le sanzioni, la guerra e le conseguenze della guerra”, ha detto Letta durante il dibattito di domenica.

Letta, i cui Democratici sono stati strenui sostenitori di Draghi, ha anche criticato i piani della coalizione di destra di rinegoziare parte del piano di ripresa dell’Italia da 200 miliardi di euro, che offre finanziamenti dell’UE per investimenti in cambio di riforme. Il rischio di interruzioni di finanziamento e riforme posto da tali rinegoziazioni è un tema ricorrente al forum di Cernobbio.

“Se l’obiettivo è migliorare il piano, vai avanti”, ha detto Paola Severino, ex ministro e vicepresidente dell’Università Luiss di Roma. Fermarlo del tutto avrebbe conseguenze molto negative per l’Italia”.

Alberta Trevisan

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