Miomir Kecmanović ha battuto Lorenzo Muzeti in tre set (6:7, 6:2, 6:1) e ha regalato alla Serbia il primo punto nella semifinale di Coppa Davis contro l’Italia, così che solo un’altra vittoria ha separato le “aquile” dalla finale con l’Australia. Novak Djokovic ha l’opportunità di condurre la Serbia alla fase finale della competizione, dove presto affronterà Janik Siner. E per la terza volta negli ultimi 15 giorni. E se per caso il quarto posto mondiale dovesse sorprendere Novak, il prossimo finalista sarà determinato dal doppio tra la coppia Đoković-Lajović e Sonego-Boleli.
L’incontro tra Kecmanović e Muzeti è durato più di due ore. Anche se il serbo ha perso il set di apertura dopo un gioco più debole nel tie-break, il numero 55 del mondo è riuscito a ribaltare la situazione contro il suo rivale meglio classificato (27) e portare la Serbia a un punto equivalente all’oro nel set. battaglia per la “salatara”. E lo ha fatto alla grande, concedendo solo tre giochi negli ultimi due set a Musetti.
FLUSSO DEL GIOCO.
Con più energia e più voglia, Kecmanović ha iniziato la partita e ha rotto già presto. Poi è apparso fiducioso nel servizio, per poi perdere due occasioni di break nel terzo gioco per, relativamente parlando, finire l’italiano e guadagnare un vantaggio convincente, visto che è stato dominante sul servizio fino alla fine del set di apertura. E poi la fortuna lo ha abbandonato nella decima partita. Invece di servire per passare in vantaggio, il belgradese ha invece contrattaccato e Musetti ha rotto e pareggiato sul 5:5. Il set di apertura si è poi concluso con un tie-break, dove dopo una serie di mini-break da entrambe le parti, l’italiano ha sfruttato il terzo set point (9:7) e si è portato in vantaggio per 1:0.
Il secondo set si è giocato a ritmi sostenuti, con meno scambi e molta più iniziativa di Kecmanović, che non ha concesso all’avversaria una sola possibilità di break di servizio. Fino alla quinta partita i giocatori erano per lo più fiduciosi nel servizio, poi il numero 55 del mondo è passato all’attacco. Nella sesta partita della maratona ha fatto il primo break e, con un gioco sicuro dietro la linea di fondo e buone risposte, ha vinto le due partite successive pareggiando – 1:1.
La buona giocata del set precedente ha dato al serbo la forza di continuare con lo stesso ritmo. Muzetti all’inizio ci ha provato, ma non ha trovato assolutamente alcuna soluzione all’alta percentuale di prime di servizio di Kecmanović. Il belgradese, invece, ha giocato come se fosse posseduto e ha seguito il ritmo. Ha restituito tutto a Musetti, il quale, in assenza di una vera soluzione nell’attacco, ha perso la fiducia in una svolta e di conseguenza ha “messo le mani” sul seguito senza molta resistenza.
Pertanto, la Serbia ha fatto un grande passo avanti nella lotta per il trono mondiale e la “salatara”, che ha vinto per l’ultima e unica volta nella sua storia nel 2010.
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