Partita: PSG / Urawa Red Diamonds (3-0), lezione

Il PSG ha vinto 3-0 contro gli Urawa Red Diamonds nella terza amichevole dell’estate grazie ai gol di Sarabia, Mbappé e Kalimuendo. Torniamo alla lezione dell’incontro in pochi punti.

Galtier è stato pesantemente vagliato:

Era stato annunciato e previsto, ma Christophe Galtier ha fatto una revisione molto ampia della rosa questo sabato con un solo detentore della partita precedente successiva, ovvero Kylian Mbappé. Gli altri dieci giocatori erano cambiati, il che significava che la cosiddetta squadra titolare che si era schierata nella partita precedente non è uscita. La maggior parte si accontenta di entrare nel gioco, che sia per mezz’ora, mezz’ora o quasi venti minuti.

Composizione del PSG contro Urawa: Navas (Rico, 58) – Kehrer (Ramos, 71), Danilo (Marquinhos, 71), Diallo (Kimpembe, 71) – Dina Ebimbé (Hakimi, 71), Zaire-Emery (Vitinha, 71), Verratti (Gueye, 46 ), Bernat (Mendes, 71) – Sarabia (Kalimuendo, 46) – Mbappe (Neymar, 58), Icardi (Messi, 58)

Alla fine, le tre squadre miste che hanno giocato un ruolo nel Paris, Verratti e Mbappé, in una squadra titolare fortemente rimescolata che difficilmente poteva essere considerata altro che potenziali titolari. Considera anche la prima apparizione stagionale di Verratti e il primo mandato di Zaire-Emery. E a differenza delle precedenti partite in cui Gueye ha giocato l’intera partita, nessun giocatore ha giocato più di 71 minuti questo sabato.

Un 3-4-1-2 con due vere varianti:

Il tecnico del PSG Christophe Galtier continua a strutturare il Parigi in un 3-4-1-2 nonostante l’assenza di diversi giocatori chiave dal sistema: Danilo ha ripreso il ruolo di Marquinhos nell’asse difensivo, Dina Ebimbe è ancora una volta al servizio del pistone destro mentre Sarabia si trova nel ruolo di Messi in posizione di trequartista assiale. Sulla carta, il dispositivo è davvero in continuità.

Ma il match mostra due vere novità rispetto all’ultima partita. In difesa centrale, sia Danilo che Marquinhos non hanno esitato a lasciare la posizione di difensore centrale per salire di livello, sia in ascesa che in difesa. Il libero sospetto si ritrova così regolarmente davanti ai suoi due stopper. Per Marquinhos, è stato un ritorno al ruolo che Thomas Tuchel aveva immaginato e che aveva brillantemente interpretato a Lille/PSG nel dicembre 2020 (0-0), LOSC poi guidato da Galtier.

Un’altra novità tattica di giornata è stata l’attacco all’inizio del secondo tempo, tra l’uscita di Sarabia (46) e l’ingresso di Messi (58). Il PSG si è poi sviluppato con tre attaccanti più o meno sparsi in avanti: Mbappe a sinistra, Icardi in asse e Kalimuendo a destra. Non è stato esattamente un successo, il Paris ha avuto a malapena una possibilità in un 3-4-3 che onestamente non ha funzionato. In seguito all’inclusione di Messi e Neymar, il PSG ha re-implementato il proprio sistema attuale, anche se a volte è difficile capire quale tra Messi o Neymar sia il numero 10, come nelle precedenti partite.

Meglio in attacco, lotta sempre per difendere:

Dopo le prime due partite francamente poco interessanti dal punto di vista offensivo, il PSG ha finito per creare più possibilità. I primi dieci minuti sono stati completamente persi, parte del secondo tempo non molto migliore, ma nel complesso il PSG ha giocato abbastanza bene nelle sue intenzioni offensive. Che sia attraverso la brillante ispirazione di Verratti o Mbappé nel primo tempo, attraverso le aperture di Neymar e Messi nel secondo, c’è più varietà nel gioco di Parigi e alcune belle mosse che consentono di segnare occasioni. Anche la distribuzione dei migliori giocatori durante la partita sembra essere di beneficio per il collettivo parigino in generale.

Non tutto però è stato perfetto e il PSG ancora una volta ha concesso tante occasioni anche se gli avversari erano ancora molto maldestri, anzi il portiere del Paris è stato soprattutto bravissimo. Le probabilità derivano generalmente da due tipi di azione molto diversi: un errore nel sollevare un parigino sott’acqua contro una buona pressione avversaria o un contropiede dopo la perdita della palla di Paris alta a terra. E se il primo sembra piuttosto facile da risolvere, il secondo è stato un problema ricorrente sin dall’inizio della configurazione.

Alcune esibizioni individuali da tenere a mente, in particolare la prima della coppia Verratti/Zaire-Emery:

In porta, Keylor Navas è uno sceneggiatore molto completo con chiamate regolari mentre Sergio Riko, che è stato inserito nell’ultima mezz’ora, è probabilmente il miglior creatore di salvataggi. Davanti a loro, nessun giocatore si distingue davvero continuamente anche se danilo fare del bene nei ruoli ibridi discussi sopra. D’altra parte, tutti usano la corrente alternata tranne Mende che ha firmato il big entry.

A centrocampo è la prima associazione Verratti e Zaire-Emery quale sarà la più bella soddisfazione della partita. I due giocatori non devono giocare spesso insieme, scambiandosi i passaggi come ai tempi di Motta/Verratti, ma è il loro profilo complementare che spicca. Per gli italiani possesso e tempo, per i francesi che corrono in superficie, passaggi veloci per avviare attacchi e duelli difensivi più duri. Aggiungi a questo un buon cocktail una vera attività difensiva e la capacità di resistere alla pressione che i due condividono e il cocktail fa venire voglia di assaporarlo di nuovo.

In attacco, Kylian Mbappé ha mostrato al curioso pubblico giapponese quanto fosse diverso come giocatore ad ogni accelerazione. L’ex giocatore del Marsiglia Sakai potrebbe aver avvertito i suoi compagni di squadra che potevano ancora sentire il fulmine colpirli. al suo fianco, Sarabia sa ancora come sfruttare al meglio il suo tempo di gioco con gol incredibili. Calimuendo ancora segnando ma meno brillante nel gioco quando Neymar partenza molto lenta ma finale forte.

Appunti: Fonte immagine PSG.fr

Riccarda Fallaci

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