“Pasqua di sangue”. Come le proteste dei cittadini a Rodi si sono concluse con l’omicidio di un prete e di un’anziana. Nuovo spettacolo sull’occupazione italiana del Dodecaneso

Rodi, 7 aprile 1919. Nella Pasqua del 1919, il giorno della Resurrezione, gli abitanti del villaggio di Firdaus a Rodi si radunarono davanti alla chiesa. Hanno gridato slogan a favore dell’unità del Dodecaneso con la Grecia, guidati da insegnanti e sacerdoti del villaggio.

Ben presto sono comparsi i carabinieri italiani e la loro prima mossa è stata quella di arrestare due insegnanti, Konstantinos Pantazis e Nikolaos Magafa, che secondo loro avevano un certo controllo su quanto stava accadendo. Tuttavia il loro arresto ha scatenato la reazione dei presenti, che hanno protestato dicendo che tutti gridavano a favore del sindacato, quindi si doveva arrestare l’intero villaggio o nessuno. In breve tempo gli italiani non cattureranno l’intero villaggio, ma uccideranno due persone a sangue freddo.

Questo caso, insieme ad altre storie dell’occupazione italiana del Dodecaneso, è presentato da Time Machine domenica 23 giugno alle 17.00 da COSMOTE HISTORY.

La “Pasqua di sangue” del 1919 fu presentata da Time Machine in un programma sull’occupazione italiana del Dodecaneso. La prima puntata è andata in onda lunedì 17 giugno alle 21 e sarà replicata domenica 23 giugno alle 17 da COSMOTE HISTORY. La seconda puntata andrà in onda lunedì 24 giugno e si ripeterà domenica 30 giugno alle 17:00.

Proteste nel Dodecaneso

Nel 1919 finì la prima guerra mondiale. Il Dodecaneso era di fatto sotto occupazione italiana dal 1912. I paesi vincitori, tra cui Grecia e Italia, stavano preparando un trattato di pace a Parigi, in cui avrebbero esposto le loro richieste territoriali, che sarebbero state soddisfatte dalle truppe italiane che li avrebbero ricompensati per il loro impegno. partecipazione alla guerra. Il Dodecaneso è oggetto di contesa tra Grecia e Italia. Eleftherios Venizelos le incluse nel suo memorandum come richieste della Grecia, basate sulla dottrina dell’autodeterminazione delle nazioni.

Allo stesso tempo, l’Italia li rivendicò come propri, basandosi su un accordo segreto stipulato nel 1915 con le potenze dell’Intesa, in cui si stabiliva che il Dodecaneso avrebbe ceduto la propria sovranità se avessero cambiato schieramento e si fossero alleati con l’Intesa. Come è successo.

L’arresto di questi insegnanti ha provocato la reazione dei presenti, che hanno protestato dicendo che tutti gridavano a favore del sindacato, quindi si doveva arrestare l’intero villaggio o nessuno. Fonte foto: Archivio Simeon Donta

Gli italiani, per indebolire ulteriormente l’argomentazione greca, propagarono falsamente che il Dodecaneso era perfettamente soddisfatto del dominio italiano e indifferente all’unione con la Grecia. Per esprimere il loro rifiuto della politica italiana, nel giorno di Pasqua, sono state organizzate manifestazioni in tutte le isole del Dodecaneso, su iniziativa del metropolita Apostolos Tryphonos. Le manifestazioni hanno raggiunto una larga scala in tutte le isole. A Symi i consiglieri furono arrestati e imprigionati a Rodi.

La rivolta del Paradiso di Rodi del 1919 passò alla storia come la “Pasqua di sangue”.

“Pasqua di sangue”

Dopo l’arresto degli insegnanti Pantazis e Magafa a Paradise, la situazione è andata fuori controllo. Le autorità italiane non hanno esitato ad uccidere il sacerdote Papaloukas, uno dei pionieri della resistenza del villaggio. Si dice addirittura che i carabinieri italiani che trafissero Papaloukas, abbiano distorto il suo intero corpo per assicurarne la morte.

A pochi metri di distanza, nella piazza del paese, la fornaia del paese, Anthoula Zervou, ha cercato di proteggere un bambino picchiato dai soldati italiani. Prende il fornaio e lo colpisce. Immediatamente l’italiano si voltò e lo trafisse con la lancia. Anthoula Zervou è morta sul colpo.

La rivolta del Paradiso di Rodi del 1919 passò alla storia come la “Pasqua di sangue”. Quattro anni dopo, nel 1923, il Dodecaneso divenne ufficialmente possedimento italiano, e tale sarebbe rimasto per i successivi due decenni.

La “Pasqua di sangue” del 1919 e altre storie dell’occupazione italiana nel Dodecaneso mostra La macchina del tempo. Il primo episodio viene mostrato in ripetizione Domenica 23 giugno ore 17.00 da COSMOTE STORIA. La seconda puntata andrà in onda lunedì 24 giugno e si ripeterà domenica 30 giugno alle 17:00.

https://www.youtube.com/watch?v=DlsRsWFSHic

Fonte foto: Archivio Simeon Donta

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Alberta Trevisan

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