Pasticceria svizzera a Pozoblanco, 1924

nel 1924 Il Café Suizo è ancora l’attività di riferimento nella vecchia Iruñea. Come dicevamo qualche settimana fa, questo locale è stato fondato nel 1845 dagli italofoni Francesco Matossi e Bernardo Fanconi, uno pasticcere e l’altro pastore di capre, che avevano lasciato il loro paese anni prima per evitare di essere reclutati dall’esercito di Napoleone. Secondo la storia familiare, nella loro fuga non portavano quasi nulla, ma una capra, per nutrirli con il suo latte durante il lungo viaggio. Come abbiamo spiegato all’epoca, il Café Suizo si apriva su Plaza del Castillo, dove dal 1616 c’era la Casa de los Toriles, ma dietro di essa, in Calle de Pozoblanco, si apriva una seconda sede, occupata dalla cosiddetta pasticceria svizzera , un luogo con certe pretese e guidato dalla bandiera svizzera. Al suo interno, tra l’altro, si vendono i famosi involtini svizzeri introdotti da Matossi e Fanconi.

In data odierna Dell’antica pasticceria svizzera non resta nulla, e la facciata che si apre su Pozoblanco, con i suoi portamenti rustici e le colonne dall’aspetto rustico, ha lasciato tempo fa il posto a vetrine quadrate, piatte… e piuttosto blande. El Suizo chiuse nel 1952, con molte storie da raccontare, e la sua posizione in Plaza del Castillo, a lungo occupata dalla banca di Bilbao, ospita ora un ristorante italiano che Matossi e Fanconi devono aver amato. A proposito, JJ Arazuri ha identificato perfettamente i 4 lavoratori in posa davanti all’attività nella vecchia foto. Sono Eusebio Borea, Mario Rodríguez, Baltasar Rodríguez e Vicente Aldave. Per quanto riguarda la via Pozoblanco, ricordiamo che il suo nome deriva dal pozzo coperto, ancora visibile alla confluenza con la via Zapatería, e menzionato per la prima volta in documenti cittadini del 1700.

Emiliano Brichese

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