Roma, 9 mag. (EFECOM).- Quindici aziende italiane, di cui tre al quarto, quinto e sesto posto, entrano nella classifica delle cento aziende più antiche del mondo, secondo quanto pubblicato dal quotidiano economico “Il Sole 24 Ore”. oggi citando la rivista americana “Family Business”.
Il quarto posto spetta alla bottega di fusione delle campane “Pontificia Marinelli” nel comune di Agnone di Isernia (sud), fondata intorno all’anno 1000.
Al quinto posto l’azienda olearia e vinicola “Barone Ricasoli” di Siena (nord), fondata nel 1141, e al sesto l’azienda di vetro artistico “Barovier&Toso” sita a Murano (Venezia), la cui inaugurazione risale a quell’anno . 1295.
In questa classificazione ci sono società che mantengono una continuità di gestione e sono in grado di superare non solo i cambiamenti generazionali ma anche cambiamenti come guerre, epidemie e cambiamenti politici, afferma il documento.
Ditta orafa artigianale “Torrini” (Firenze, 1369), azienda vinicola “Antonori” (Firenze, 1385), cantiere navale “Camuffo” (Venezia, 1438), ceramiche “Grazia Deruta” (Torino, 1500) e fabbrica d’armi “Beretta” ( Rientra nella classificazione anche Brescia, 1526).
Completarono la cartiera “Cartiera Mantovana” (Mantova, 1615), la fabbrica di liquirizia “Amarelli” (Cosenza, 1731), l’orto botanico “Piacenza” (Biella, 1733), il laboratorio di fonderia “Daciano Colbachini” (Padova, 1745 ), l’opificio tessile “Lanificio Conte” (Vicenza, 1757), l’azienda di serrature e sistemi di sicurezza “Silca” (Treviso, 1770) e la casa editrice “Nardini” (Vicenza, 1779).
Nella lista figurano anche altri sedici paesi, tra cui Spagna, Francia, Germania, Gran Bretagna, Svizzera e una società americana.
Il più antico del mondo, secondo la sua classificazione, è il giapponese Hoshi ryokan, fondato nel 718 operante nel settore dell’ospitalità e, secondo la leggenda, iniziò la sua attività ospitando il dio del monte Hakusan. EFECOM
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