La pressione di imprenditori, commercianti e ristoratori in questi giorni è stata immensa. Anche da alcune delle fazioni che compongono il Governo di Unità italiana, che hanno chiesto di iniziare ad allentare le misure restrittive messe in atto per fermare il contagio in Italia. Infine, questo venerdì pomeriggio è apparso il presidente del Consiglio Mario Draghi, che ha annunciato quello che tutti, tranne i comitati scientifici e i funzionari sanitari, speravano per allentare le tensioni: l’Italia riaprirà dal 26 aprile.
La data prescelta segnerà, di fatto, il suo immediato rientro in aula. Sarà in tutte le regioni d’Italia dove i rating oscillano tra il giallo e l’arancione (il rosso è il livello di restrizione più alto). Cioè, nella maggior parte dei paesi. “Abbiamo raccolto un piccolo tesoro che dedicheremo alla scuola”, ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza. I dati che verranno presi in considerazione per determinare il nuovo colore dell’area provengono dall’analisi della situazione reale al 23 aprile. Se venissero applicati gli attuali criteri, la maggior parte dell’Italia sarebbe in grado di riavviare la riapertura.
Draghi ha indicato che l’Italia sta correndo dei rischi, ma “moderatamente”. E il rapporto scientifico sostiene che l’apertura all’aria aperta può iniziare. Per questo, ha annunciato, i cittadini italiani che si trovano in zone dove l’impatto del virus non è troppo pronunciato, possono tornare anche a pranzo e cena sulla terrazza del ristorante. Il ristorante e il bar hanno smesso di servire cibo e bevande alla fine di dicembre. Ma gli italiani non sono potuti andare a cena per quasi un anno. Tuttavia, il coprifuoco resterà alle dieci come prima.
Le nuove misure prevedono anche la riapertura di piscine all’aperto e spiagge dal 15 maggio. Dovrà però attendere il 1 giugno, come ha anticipato Speranza, per consentire il ritorno in palestra e ad eventuali attività sportive che si svolgono in spazi ristretti. Tutto sarà strettamente legato al numero di contagi, ha detto, e alla campagna di vaccinazione. “Non ho visto una mancanza di fiducia in AstraZeneca”, ha mostrato un calo dei tassi a causa dei problemi causati dal vaccino britannico.
L’annuncio di Draghi placherà le divergenze all’interno dell’Esecutivo, composto da tutti i partiti parlamentari ad eccezione di Fratelli d’Italia, guidato dall’estrema destra Giorgia Meloni. Questa formazione, infatti, ha appena presentato una mozione contro il ministro della Salute che ha criticato la gestione della pandemia e l’assenza di un calendario di riapertura. Anche Matteo Salvini, leader della Lega, ha sollecitato nei giorni scorsi la riapertura del Paese. “L’umore in Consiglio dei ministri è molto buono, e uno dei portafogli lo confermerà”, ha difeso Draghi in conferenza stampa quando gli è stato chiesto di una possibile spaccatura. “Non c’è stata una chiamata all’unità”, ha difeso.
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