Silvio Berlusconi torna in pubblico discorso politico: In 28 anni abbiamo scritto la storia – Molto deluso da Putin

Risposta dall’Italia a ERT: Christian Mavris

Dopo due anni e mezzo di assenza da eventi politici pubblici, Silvio Berlusconi è ricomparso questo pomeriggio. Lo ha fatto con un intervento a raffica al termine del convegno di Forza Italia del suo partito all’Hotel Parco dei Principi di Roma.

QUELLO Cavaliere, 85 anni procedere a quanto emerge da ttonnellate come ritorno politico. Oggi è un nuovo ‘giù in campo’, ha sottolineato Berlusconi, usando la stessa terminologia calcistica che usava 28 anni fa “sapendo che tutto questo è necessario e insostituibile per il futuro dell’Italia”.

L’accoglienza in sala è stata calorosa, a cui il Cavaliere ha risposto dicendo “non andare avanti perché mi fa male il cuore. I tuoi applausi, il tuo calore, mi fanno male il cuore”.

Sottolineando che “in questi 28 anni abbiamo scritto la storia” ha sottolineato che “abbiamo creato il bipolarismo in Italia, abbiamo reso possibile l’esistenza di un governo di Medio Destra, di Medio Destra che senza di noi non sarebbe mai esistito, non esisterebbe oggi, e non può anche esistere. in futuro”.

Cavaliere si concentra sull’importanza dell’Alleanza di Centrodestra (“Siamo riusciti a evitare che la sinistra comunista prenda il potere”), sottolineando la sua linea di partito ma anche con un netto vantaggio sulla Fratellanza italiana.

“Siamo diversi dai nostri amici e alleati, con i quali abbiamo un rapporto di fiducia, di rispetto, che condividiamo e che verifichiamo quotidianamente nei governi di tante regioni e tante città insieme. Un rapporto” ha sottolineato Berlusconi” che non è venuto meno anche con la nascita di un governo di emergenza e di unità nazionale (Mario Draghi), quando i fratelli italiani (Georgia Meloni) hanno perso, secondo me, l’opportunità di entrare nel governo, di partecipare alla ripartenza di Chora con le sue idee, i suoi programmi, i suoi donne e uomini”.

Capogruppo di Forza Italia, con lo sguardo limpido L’ultimo sondaggio mostra che l’alleanza di centrodestra supera il 40% dei voti italiani, ha anche sottolineato che “in questa alleanza di centrodestra siamo chiaramente determinati. Numericamente, perché senza di noi non c’è una maggioranza forte, né la destra né, per assurdo, la sinistra. Ma soprattutto siamo fermi quando si tratta di scelte politiche, che sono ancora più importanti” e ha sintetizzato il suo pensiero dicendo “quindi rappresentiamo il Centro”.

Silvio Berlusconi e Mario Draghi in una foto del 2008 (AP Photo / Sandro Pace)

Riferendosi all’Alleanza di Governo di Draghi, non ha sbagliato i colpi di avvertimento, soprattutto per quanto riguarda le azioni fiscali e catastali: “Siamo leali (al Governo) e volontà fino in fondo, ma non possiamo negare la nostra identità sostenendo azioni contrarie nostri principi. Non permetteremo mai a nessun governo, come mai permettiamo, di mettere le mani nelle tasche degli italiani. “Non permetteremo mai a nessun governo di bussare alla porta, che per noi è sacra, è un simbolo dell’unità e della continuità della famiglia».

Il riferimento di Silvio Berlusconi all’invasione russa dell’Ucraina ea Vladimir Putin, con il quale Cavaliere, come è noto, mantiene (o meglio mantiene?) un’amicizia, è della massima importanza, attesa e quanto inevitabile.

“Non posso e non voglio nascondere il fatto che sono profondamente deluso e sconvolto dal comportamento di Vladimir Putin, che ha preso molto sul serio la sua responsabilità nei confronti del mondo intero. “L’ho incontrato vent’anni fa e a me mi è sempre sembrato una persona molto gentile, democratica e pacifica”, ha detto Silvio Berlusconi.

“L’aggressione contro l’Ucraina, invece di portare la Russia in Europa, l’ha portata nelle mani della Cina. Che peccato!” Cavaliere ha sottolineato che “di fronte agli orrori del massacro di civili a Bukha e in altre località ucraine, un vero crimine di guerra, la Russia non può negare le proprie responsabilità. Piuttosto, nel suo interesse, deve identificare e perseguire legalmente ed eticamente gli autori di comportamento inaccettabile.” anche in tempo di guerra”.

Il presidente russo Vladimir Putin (L) e l’allora primo ministro italiano Silvio Berlusconi a Roma il 10 giugno 2015 (Alexei Nikolsky / RIA Novosti, Kremlin Pool Photo via AP)

Alberta Trevisan

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