MADRID, 7 febbraio (EUROPA PRESS) –
Telecom Italia (TIM) ha rifiutato l’offerta del governo del Paese transalpino di acquisire le attività dell’operatore di cavi sottomarini (Sparkle), come riportato dalla società mercoledì in un comunicato.
“Consiglio direttivo TEAM […] ha esaminato l’offerta pervenuta dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (‘MEF’) per l’acquisizione di Sparkle e, ritenendola insoddisfacente, ha incaricato l’Amministratore Delegato (TIM), Pietro Labriola, di negoziare con il MEF diverse opzioni, con possibili aggiustamenti ai sensi dell’art. i termini del contratto, presupponendo che “TIM possieda azioni della società (Sparkle) per un certo periodo di tempo e sostenga l’attuazione dei piani strategici”, ha affermato la società.
Il 31 gennaio TIM ha annunciato di aver accettato l’offerta del Governo italiano per l’acquisizione di Sparkle, senza però rendere noto l’importo della proposta. Tuttavia, l’agenzia americana ‘Bloomberg’ ha indicato che l’offerta dell’esecutivo per il cavo sottomarino della TIM si aggira intorno ai 750 milioni di euro.
Sparkle gestisce circa 600.000 chilometri di cavi in fibra sottomarina e ha una presenza diretta in 33 paesi, come dettagliato dalla società sul proprio sito web.
In questo contesto vale la pena ricordare che TIM ha recentemente venduto la sua controllata di rete fissa (NetCo) al fondo Kohlberg Kravis Roberts (KKR) in un’operazione del valore massimo di 22 miliardi di euro e nella quale Sparkle non era inclusa.
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