Vatopoulos – Abbiamo più morti di Francia e Italia – Che scommessa invernale – Notizie – notizie

Gli scienziati stanno aspettando i risultati delle misure restrittive che sono state imposte nel nord della Grecia, sottolineando che è comunque urgente riprendere le vaccinazioni.

“Vedremo se funzionerà”, ha detto il professore di microbiologia Alkiviadis Vatopoulos.

“Finanziare investimenti per far crescere”

Ha sottolineato che in Grecia abbiamo avuto meno morti rispetto alla seconda e terza ondata, ma “abbiamo avuto più morti di Francia e Italia mostrando un trend in peggioramento nelle prossime settimane. Con 5 milioni di vaccinazioni abbiamo avuto effetti collaterali minimi ma molti morti”, ha detto, parlando con Open.

“Sono preoccupato per lo stato del mondo. L’Africa è vaccinata al 30%. “C’è un grosso problema di disuguaglianza”. Alla domanda su come è stato questo inverno, ha sottolineato: “È la posta in gioco. (…) Non vogliamo più restrizioni, blocchi. Speriamo di riuscirci”.

La vaccinazione è necessaria

“Ieri a Creta, un uomo sano di 40 anni è morto senza vaccinazione”, ha detto Achilles Gravanis, professore di farmacologia presso la Facoltà di Medicina dell’Università di Creta, sottolineando la necessità di continuare le vaccinazioni.

“Nel nostro Paese, con il 60% delle persone vaccinate, abbiamo una media di 17 decessi. I dati mostrano quanto il vaccino ci protegge. “La percentuale di persone vaccinate, forse il 50%, non ha una normale carica virale quando sono infettati dalla mutazione Delta, quindi devono prendere una terza dose”, ha detto.

“2,8 miliardi sono stati vaccinati e 7 miliardi devono essere vaccinati in tutto il mondo!”

“Non sappiamo quando seguirà la prossima popolazione. Attendiamo richieste da Israele Mrs. Forse all’inizio del prossimo anno.” Allo stesso tempo, ha sottolineato che l’azienda sta preparando vaccini personalizzati per le mutazioni Alpha e Delta.

Paragonato a pillola per il coronavirus ha sottolineato che “fa impazzire geneticamente il virus quando entra nelle nostre cellule e non lo lascia crescere. Ma ci sono ancora domande su come influenzi gli enzimi. Ma questa non è la risposta a una pandemia. Deve essere dimostrato sicuro ed efficace.”

La terapia intensiva di Nostro Signore

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Aroldo Giovinco

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