Vertice del G7 all’ombra della guerra


Guerra, clima, fame e povertà. L’agenda del vertice si stava esaurendo. L’ospite Olaf Soltz ha fissato obiettivi ambiziosi, sperando anche in un vantaggio politico.

Alla Torre Elmau, nel pittoresco paesaggio delle montagne bavaresi, il Cancelliere Soltz accoglie domani, domenica, i leader rimasti della settima economia più forte del pianeta. Il vertice, a cui hanno partecipato Germania, Francia, Gran Bretagna, Italia, Giappone, Canada e Stati Uniti, si è concluso martedì.

La guerra in Ucraina ha rimosso il cambiamento climatico, la fame e la povertà dall’agenda principale.

Il cancelliere Soltz dovrebbe utilizzare il ruolo di host per rafforzare la reputazione del leader riluttante. Nelle ultime settimane, la Germania ha ricevuto critiche internazionali per i ritardi nelle consegne di armi pesanti all’Ucraina. I dubbi erano in parte dovuti a ragioni interne al partito. Molti socialdemocratici credono che senza la partecipazione attiva della Russia, la pace in Ucraina sia impossibile. La brutalità delle truppe russe, tuttavia, ha piegato lentamente ma inesorabilmente la resistenza interna del partito ai piani di Soltz di rafforzare le forze armate ucraine.

“La Germania deve avanzare richieste di potere leader”

Allo stesso tempo, il leader socialdemocratico Lars Klingbail ha affermato: “La Germania deve avanzare richieste per una potenza di primo piano. Dopo 80 anni di cautela e moderazione, questo Paese ha ora un nuovo ruolo da svolgere negli affari internazionali. Negli ultimi decenni, abbiamo assicurato la fiducia dei nostri partner”. Siamo sempre più sotto i riflettori. Dobbiamo essere all’altezza delle aspettative”.

Al Vertice del G7, il Cancelliere avrà l’opportunità di dimostrare le sue capacità di leadership. Se riuscirà a trovare un terreno comune tra i sette primi ministri ei capi di Stato, ne trarrà vantaggio anche dal punto di vista politico.

Alla torre di Elmau, il gruppo 7 troverà una soluzione per le tonnellate di grano ancora bloccate nei porti ucraini. Le Nazioni Unite hanno avvertito della peggiore carestia degli ultimi decenni. Molti paesi dell’emisfero australe sono ancora colpiti dalla pandemia, che ora è aggravata da una carenza di cereali. Tipico è il monito del cancelliere tedesco: “Se non mostriamo concretamente solidarietà a questi Paesi, allora potenze come Russia e Cina ne trarranno vantaggio”.

Sabine Kinchart

A cura di: Stefanos Gergakopoulos

Fonte: Deutsche Welle

Alberta Trevisan

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