Anche la nuova tendenza del centrodestra europeo a fare squadra con partiti di estrema destra per salire o rimanere al potere, come è avvenuto in Svezia e in Italia, sembra ispirare la scena politica interna.
Nonostante il fermo rifiuto del ministro degli Esteri greco Kyriakos Mitsotakis al TIF per una possibile cooperazione con Solution Greece, la posizione del ministro dell’Interno Makis Voridis ieri non è stata solo una coincidenza visti gli sviluppi politici in tutta Europa.
In Svezia e in Italia, il Partito popolare europeo di centrodestra ha collaborato con partiti di estrema destra ed euroscettici per formare governi di maggioranza che hanno perso la maggioranza al Consiglio d’Europa dopo le elezioni tedesche.
Il caso dell’Italia in vista delle elezioni del 25 settembre è illustrativo.
La coalizione di destra guidata da Giorgia Meloni (Italian Brothers) di destra comprende la Liga di destra Matteo Salvini e il centrodestra Silvio Berlusconi Forza Italia.
Il leader del PPE Manfred Weber in visita a Roma ha sostenuto la coalizione, affermando che nel loro programma congiunto i partiti hanno fornito le loro credenziali “euro-atlantiche” mentre ha invitato l’Italia a sostenere Forza Italia, il partito gemello del PPE, per garantire pro- Governo europeo Nuova Italia.
Insomma, il centrodestra europeo ha dato spazio all’estrema destra per prendere il potere, ma il canale di comunicazione ha scelto il centrodestra per evitare che il governo diventasse di destra.
D’altra parte, socialisti e progressisti europei avvertono che questa è una “scommessa molto pericolosa” sulla destra europea. Dicono che porterà all'”urbanizzazione” della scena politica europea e indebolirà l’unità europea nei confronti di Mosca.
Un consolato pieno di contraddizioni
Questa ambasciata, però, è piena di contraddizioni, cosa che si può osservare sia in Italia che in Grecia, tra Nuova Democrazia e Soluzione Greca.
La prima contraddizione è l’atteggiamento nei confronti della Russia. Kyriakos Velopoulos si è opposto alle spedizioni di armi in Ucraina affermando che la Grecia aveva bisogno del suo “ultimo proiettile”.
Inoltre, durante il bombardamento russo dell’Ucraina, K. Velopoulos ha detto al parlamento greco: “Putin è un leader. Non puoi toglierglielo”.
Allo stesso modo, Meloni e Salvini non hanno nascosto la loro posizione filo-russa. Salvini ha recentemente chiesto a Bruxelles di “ripensare” le sanzioni contro Mosca perché “inefficaci”. Meloni, quindi, ha avvertito Bruxelles che quando sarà eletto “il divertimento finirà”.
Un’altra contraddizione è l’atteggiamento nei confronti dell’estrema destra Viktor Orban, che lo stesso PPE è stato espulso dai suoi ranghi per la sua retorica antieuropea.
Salvini e Meloni, invece, non nascondono il loro rapporto amichevole con Orban.
Lo scorso aprile, Salvini e Orban sono impegnati per costruire una nuova “destra di mezzo”. Proprio questa settimana Salvini e Meloni si sono opposti a una risoluzione del Parlamento europeo secondo cui l’Ungheria “non era una vera democrazia”.
Inoltre, nessuno può dimenticare la dichiarazione congiunta sul futuro dell’Unione Europea che è stata firmata nel giugno 2021 da Kyriakos Velopoulos, con Marine Le Pen, Salvini, Jaroslav Kaczynski dalla Polonia, Georgia Meloni, Santiago Abascal da VOX Spagna, ma anche Viktor Orban.
Le conclusioni e le speculazioni delle tentazioni di estrema destra sono molto diverse.
O l’ideologia di Orbán vince a destra, oppure gli europei cercano un governo “capro espiatorio” per bloccare la continuazione delle sanzioni.
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