Tanti retroscena, tanti processi “underground”, tanti equilibri: la guerra in Ucraina sembra azzerare drammaticamente il gioco del potere in Europa e portare a varie “alleanze” fino a poco tempo fa ritenute alquanto impensabili.
Proposte con un supporto più ampio
Quindi, forse non sorprende che le informazioni trasmesse dai media italiani, che il presidente francese, Emmanuel Macron, intenda proporre un nuovo cg. Mario Draghi, ex presidente della Bce della NATO ed ex primo ministro italiano. Secondo la stampa italiana, sebbene Draghi sembri disinteressato, c’è stata una cena di “amicizia” tra i due leader all’Eliseo. La possibilità che subentri a Jens Stoltenberg a giugno, e non solo con l’appoggio francese, sembra essere stata seriamente discussa tra i due leader.
Le relazioni tra Francia e Italia sono oscillate negli ultimi mesi. Draghi si è congratulato con il presidente francese per la sua rielezione e si è recato con lui a Kiev. Ma un ministro del governo francese ha fatto arrabbiare Georgia Meloni quando ha paragonato l’Italia all’Ungheria e alla Polonia dicendo “vogliamo lavorare con la Roma, ma vigileremo con particolare attenzione al rispetto dei valori e dello Stato di diritto”, dopo la vittoria dei fratelli della destra italiana e le preoccupazioni del resto d’Europa per un passaggio alla grande politica.
Draghi nega
Come dicono pubblicazioni italiane, Macron pranzerà a Roma con il Presidente Mattarella durante l’evento in programma il 23 e 24 ottobre. Tuttavia, fonti vicine a Draghi hanno smentito la proposta di Macron. Secondo una fonte di Palazzo Chigi, la cena con Macron è stata “grande atteggiamento di cura e cortesiada parte del presidente francese e che Draghi ha accettato l’invito a cena perché ha voluto salutarli e ringraziarli per la buona collaborazione avuta.
Tuttavia, questa discussione include anche una seconda lettura: che Parigi non è molto soddisfatta di gc al momento. NATO, Jens Stoltenberg, che sembra così, ad es. sulla questione ucraina esprime il 100% della posizione di Washington, senza tener conto delle riserve occasionali su alcune questioni politiche espresse da altri Stati membri dell’Alleanza. Inoltre, la proposta di Macron per Draghi mostra che Parigi vuole guidare la NATO con una forte figura politica che ha dimostrato di poter prendere decisioni difficili.
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