Il nuovo governo del premier di destra Giorgia Meloni in Italia dire che sarebbe un crimine da fare festa festiva senza permesso, ore dopo che tali eventi erano stati interrotti nel nord del paese.
Il nuovo reato di “violazione di un raduno pericoloso” di oltre 50 persone porterà fino a sei anni di carcere e aprirà la strada alla sorveglianza di aspiranti organizzatori.
Ieri, lunedì, a più di 1.000 raver è stato ordinato di lasciare una festa da magazzino nella città di Modena. “Festa finita!” ha detto il ministro di destra Matteo Salvini.
I residenti in precedenza si erano lamentati di 48 ore di musica techno ininterrotta alle feste di Halloween che attiravano i giovani attraverso i social media dalle vicine città italiane, dal Belgio e dalla Francia. I predoni avevano programmato di rimanere fino a martedì, ma hanno lasciato il magazzino senza causare problemi. Infatti, secondo testimoni oculari, hanno affermato di aver sistemato tutto prima di partire.
Meloni sostiene che la nuova legge mira a proteggere le persone dalla “criminalità” e non è diversa da qualsiasi altra parte d’Europa, ma significa che lo Stato italiano non sarà più negligente nell’applicazione delle regole.
Il governo di unità nazionale aveva già iniziato a lavorare per modificare la legge dopo un rave party di massa nel 2021 nella città di Viterbo, che si è concluso con la morte di due persone. Ma una nuova legge del governo di destra va oltre, comprese pesanti multe e il sequestro del sistema di voto.
I critici si sono chiesti perché il nuovo governo stia prendendo di mira i giovani raver quando finge di non vedere la marcia fascista nel fine settimana con 2.000 nostalgici vestiti di nero del dittatore Benito Mussolini. La manifestazione si è svolta a Predappio, dove Mussolini è nato e sepolto, e ha caratterizzato il saluto fascista e l’inno nazionale.
Il ministro dell’Interno, Matteo Piandendozzi, ha sostenuto che i due eventi erano “cose completamente diverse”, perché, come ha detto lui, la marcia di Mussolini non ha turbato l’ordine pubblico ed era andata avanti per anni, mentre invece il magazzino aveva denunciato il titolare a Modena.
Meloni, che ha cercato di prendere le distanze dalla politica postfascista della sua giovinezza, ha affermato lunedì che marciare a sostegno di Mussolini era “politicamente qualcosa di molto lontano da me”.
Ma il suo passato colpevole è stato ulteriormente esaminato da quando ha nominato un nuovo viceministro, cosa che ha suscitato molto scalpore alcuni anni fa (2005) quando è trapelata una foto di lui che indossava una svastica nazista sulla mano destra.
(con informazioni dalla BBC)
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