La Marina da decenni chiede nuove navi, mentre nell’ultima struttura di forza elaborata dallo Stato Maggiore, sono previste anche sei corvette per rafforzare la flotta. Fonte immagine: Hellasjournal
RELAZIONE: GIORGOS SIDERIS // JOURNAL HELLAS
Sono visibili i nuovi cambi di rotta da parte del Ministero della Difesa Nazionale e del governo come vuole velocizzare il problema della Corvette, indipendentemente da cosa accadrà con l’ammodernamento della fregata tipo MEKO, che secondo le fonti proseguirà anche.
Questo sviluppo arriva dopo l’iniziale “contenimento” del budget complessivo della Marina per quanto riguarda le corvette e l’ammodernamento della fregata MEKO. Pochi giorni fa, il consigliere per la sicurezza del primo ministro ha dichiarato in una dichiarazione pubblica che la corvetta dovrebbe essere “chiusa immediatamente”. E ora le informazioni che sono arrivate hanno rivelato l’intenso movimento che esisteva per rafforzare la flotta.
Il ministro della Difesa nazionale, Nikos Panagiotopoulos, è colui che determinerà i prossimi passi per il rafforzamento della flotta, una mossa che mostra chiaramente che c’è la volontà politica di proteggere la marina.
- Lunedì prossimo viaggio a Lorient in Bretagna il ministro greco (confermate le informazioni da Parigi scritte da Hellasjournal del 30/10) e poi – dopo il varo della prima fregata [email protected] nelle acque dell’Atlantico – quattro-quattro con il suo compagno Sebastian Lecorny, considerato decisivo.
Si dice che Nikos Panagiotopoulos sia determinato a “lanciare la palla” alla squadra francese, sottolineando che il governo greco vuole accelerare il programma della corvetta, il che significa che Atene sta cercando una proposta finale da Parigi.
Se questa proposta prevede l’attivazione di opzioni per la 4a fregata classe “KIMON” e contestualmente l’avvio del programma corvette con una o due navi al via, fa parte delle trattative, tra i livelli tecnici, ma anche cosa stanno facendo i due ministri.
Sebastian Lecorny andare in Grecia dove sarà ricevuto da Nikos Panagiotopoulos presso il Ministero della Difesa Nazionale nella prima decade di dicembre. E poi non è escluso che il fascicolo con la proposta finale francese venga consegnato allo Stato Maggiore della Marina.
Ricordiamo che anche in estate, quando le valutazioni operative per le corvette saranno terminate, cosa che toglie un piccolo margine all’italiana Doha, i francesi hanno detto che qualunque sia la decisione, vorranno “colpire” con qualcosa di più allettante.
Mercoledì e giovedì con il Ministero degli Affari Esteri italiano
Tuttavia “battaglia navale” della corvetta Ha anche un avversario che altro non è che un italiano che ha mostrato interesse ad investire nel settore della difesa del cantiere Elefsina.
Nikos Panagiotopoulos e Quinto Crocetto, il nuovo ministro della Difesa italiano, si incontreranno a Bruxelles a novembre.
E lì il ministro greco farà esattamente quello che ha fatto a Lorient, cioè annuncerà le intenzioni del governo greco e del ministero della Difesa nazionale, chiedendo alla Roma di aprire per l’ultima volta le sue carte e mostrare quanti “assi italiani ” ci sono .
- Un dettaglio importante che riguarda sia la Francia che l’Italia è che la Grecia spiega a tutti che il programma corvette è un progetto di costruzione navale greca, cioè tutte le navi devono essere costruite da mani greche nei cantieri navali del nostro Paese.
Per quanto riguarda il programma corvette, secondo le fonti, si prevede un intervento ai massimi livelli di governo e questo avrà un suo valore perché non esclude la possibilità che l’impronta geopolitica possa tornare ad essere molto intensa.
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