La storia si ripete come uno scherzo, ma contiene elementi di tragedia. Alla “Marcia su Roma” con cui Mussolini prendere il potere, fu compiuto da centinaia di migliaia di fascisti che si radunarono nella “città eterna” per imporsi Vittorio Emanuele III rimuovere i liberali dal governo Luigi Facta per averlo presentato al duce.
Cento anni dopo, una manciata di irresponsabili di destra spinse un brillante e rispettato economista fuori dal governo, ipotizzando di prendere il potere in elezioni anticipate.Nel 1922, il Primo Ministro Luigi Fatti cercò di convincere il re della necessità di combattere la ribellione fascista, ma non ci riuscì e Mussolini cominciò a conquistare l’Italia.
Nel 2022, a differenza della mafia della “camicia nera”, non sono centinaia di migliaia a distruggere il governo che guida. Mario DragYo. Sono stati i quattro personaggi immorali che lo hanno fatto inciampare e alla fine consegnare il primo ministro più prestigioso d’Europa oggi. Un economista altamente qualificato, che si è distinto come presidente di Banca Centrale Europea guidare il volante con mani esperte nelle tempeste finanziarie.
Ha anche portato il governo italiano a dimostrare la sua capacità ed efficacia. Non vi è alcun motivo oggettivo per rimuoverlo dall’incarico. Al contrario, ci sono ragioni più che sufficienti per affiancarlo nella gestione tecnica a lui affidata e adempie alla sua solvibilità. Ma un gruppo di avidi conservatori hanno messo la loro ambizione di potere sopra le righe Stato ed emergenza europeascossa dal tifone causato dall’invasione russa dell’Ucraina.
Il primo irresponsabile è il personaggio grigio che prende il sopravvento Movimento a 5 stelle (M5E) dopo aver mostrato la mediocrità come primo Ministro: Giuseppe Conte. feriti poiché la sua posizione gli è stata spogliata per cederla a un economista di spicco, ha approfittato di un voto di fiducia per sgranchirsi le gambe e farlo inciampare.
Poi, in un evento insolito in cui i governanti persero in breve tempo il loro prestigio e il loro sostegno, ci fu un trambusto nella comunità a seguito della richiesta del presidente. Sergio Mattarella per la permanenza in carica di DraghiAnche nelle istituzioni e nei governi europei sono state ascoltate richieste di ritiro delle dimissioni. È molto importante per l’UE che l’economia italiana sia ben gestita in tali circostanze.
La scena era straordinariamente bella. Costruire. È contagioso di ottimismo. In un momento in cui questa mostruosità demagogica prendeva a calci il tabellone e provocava sussulti, l’Italia si avvaleva di un presidente del Consiglio con una forte autorità morale e un’ottima reputazione. È proprio questa straordinaria eccezione a mettere in evidenza il carattere inquietante della scena avvenuta non appena Draghi ha accettato di ritirare le proprie dimissioni a condizione che tutte le parti si impegnino ad agire con responsabilità.
L’elmo tornò nelle mani di Draghi, che riporta la calma alle navi italiane che navigano in acque agitate a causa dell’inflazione e della crisi energetica causata dalla Russia. Ma invece di tirare un sospiro di sollievo, i vertici estremisti della Liga e del centrodestra di Forza Italia, si sono lasciati guidare da dirigenti neofascisti.
Giorgia Meloni vede nei sondaggi che se le elezioni andassero avanti, il suo partito di estrema destra, Fratelli d’Italia, potrebbe ottenere il maggior numero di voti con il 22 o il 23 per cento, che si aggiunge alla cifra di venti. che la Lega Matteo Salvini, più quanto può contribuire il partito di Silvio Berlusconi, sarà la destra che potrà formare il prossimo governo. Con ciò riuscì a convincerli a dargli un colpo di stato.
Giuseppe Conte fa un viaggio in anticipo mentre Meloni, Salvini e BerlusconHo dato al governo un’ultima spinta. Se i loro calcoli si rivelano corretti perché centro e centrosinistra non riescono a mettersi d’accordo su un fronte comune, le elezioni di fine settembre si tradurranno in un governo fatto di amici e ammiratori di Vladimir Putin.
Se i sondaggi sono corretti, una donna governerà l’Italia per la prima volta nella storia, il che sarebbe un’ottima notizia se non fosse un’ammiratrice di Mussolini che si identifica con l’ultraconservatorismo e il militarismo del presidente russo.
Dalla caduta del fascismo, l’unica figura del Movimento Sociale Italiano (MSI) fondato da studenti “duce” non convertiti nel 1946 fu Gianfranco Fini, che venne a presiedere la Camera dei Deputati e divenne Ministro degli Affari Esteri. nel primo decennio di questo secolo. Ma ormai nella sua vita politica aveva rotto con Alessandra Mussolini (nipote del fondatore del fascismo), aveva lasciato il MSI e aveva proclamato uno spostamento ideologico verso il liberalismo e il centrodestra.
Al contrario, Giorgia Meloni ei suoi Fratelli d’Italia conservano l’essenza del MSI, il partito a cui appartengono. Si identificano con lo spagnolo Santiago Abascal e il suo partito neofranchista VOX, oltre a pensare, come Matteo Salvini, che l’Italia dovrebbe allontanarsi dall’atlantismo per rafforzare ogni tipo di legame con la Russia che l’attuale leader del Cremlino forma.
Mario Draghi ha allineato l’Italia all’Europa atlantica determinato a respingere i piani di Putin, che consistono nel costringere gli europei a lasciare la Nato per firmare alleanze di sicurezza con la potenza militare che fornisce loro gas e petrolio: la Russia.
Ha anche contribuito con le sue conoscenze economiche allo sviluppo di sanzioni volte a indebolire l’economia russa e non è stato in grado di sostenere la sua guerra di conquista dell’Ucraina.
Se il piano di Giorgia Meloni di trascinare Salvini e Berlusconi nella follia rovescia il lavoro di Draghi, l’Italia potrebbe essere lasciata a una leadership che mina la democrazia liberale e sposta il suo corso dall’Atlantico a est. governo e fino a poco tempo fa disprezzava Salvini, ma rimase l’unica forza di opposizione durante l’anno e mezzo di regno di Draghi, rendendolo un polo di attrazione per i sostenitori dei diritti autoritari e per gli euroscettici dell’antisistema. Ecco perché è passata da attrice non protagonista a protagonista di questa commedia che potrebbe finire in tragedia.
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