Una nuova raffica di prove e rivelazioni dipana i grovigli scandalo intercettazioni ed evidenziare la connessione del National Intelligence Service al software Predator illegale, ha visto la luce del giorno. EYP così come la linea ufficiale “Maximos” è che le autorità statali non utilizzano mai software illegale nelle connessioni legali stabilite.
Il rapporto domenicale “Vima” smentisce la versione del governo, in quanto presenta prove contrarie: vale a dire che il Predator è una parte importante del “meccanismo” di sorveglianza creato dal National Intelligence Service
PEG, secondo la pubblicazione domenicale “Vima”, ha installato e gestito durante il periodo 2020-2022, in un edificio a due piani ad Agia Paraskevi, software illegale attraverso il quale vengono monitorati politici, giornalisti, uomini d’affari e altri. In effetti, ci sono agenti di polizia “presenti” che sono stati trasferiti all’EYP, principalmente dal sottodirettorato per l’accusa di criminalità organizzata del servizio di sicurezza dell’Attica, ma anche altri servizi di polizia.
La squadra di polizia speciale dell’EYP svolge un ruolo attivo nel funzionamento di questo software illegale. Una menzione speciale nel rapporto va al caposquadra, che ha un ruolo chiave nel monitoraggio di Nikos Androulakis. “Il gruppo che gestisce il Predator sarebbe guidato da ufficiali dell’ELAS che hanno anni di esperienza nei servizi di polizia sopra menzionati, ma anche in altri servizi delle forze di sicurezza”. Si tratta dell’ufficiale che ha anche firmato la richiesta di monitoraggio di Nikos Androulakis ed è considerato il più stretto collaboratore dell’ex presidente dell’EYP Panagiotis Kontoleontas”, si legge caratteristicamente nel rapporto “Vimas”.
Degno di riferimento è il fatto che “agenti” stranieri sono stati coinvolti in casi di sorveglianza. Secondo il rapporto, il gruppo di polizia trasferito all’EYP sembra essersi addestrato nel periodo 2019-2020 all’uso del Predator da parte di Israele.
Come viene pagato il predatore
Il rapporto “Vima” afferma che le informazioni sono sotto inchiesta secondo cui i pagamenti di Predator sono stati effettuati attraverso il sovraccarico di un nuovo sistema di accordi legali ottenuto da EYP dalla società italiana che ha un rappresentante invisibile G. Lavranos. L’uomo d’affari avrebbe partecipato a trattative sull’attivazione di alcuni software nel nostro Paese. “I funzionari giudiziari indagheranno anche sulle informazioni secondo cui esistono contratti di locazione “forfettari” e combatteranno … una serie di processi Predator illegali”, ha osservato in genere.
Intrappolamento simultaneo di cinque persone
Il quotidiano Documento parla della cattura simultanea da parte di EYP (attraverso collegamenti legali) e del Predator di cinque persone. Il doppio monitoraggio riguarda l’attuale ex ministro dell’Energia e del Lavoro, Kostis Hatzidakis, l’ex eurodeputato ND (cancellato dalla decisione di Mitsotakis), Giorgos Kyrtsos, il direttore di “Kathimerini” Alexis Papachelas, l’ex consigliere per la sicurezza nazionale Alexandros Diakopoulos e il direttore generale degli armamenti Aristides Alexopoulos. Tutto quanto sopra, secondo la pubblicazione Documento, è monitorato contemporaneamente dal sistema a disposizione del Servizio Nazionale di Intelligence.
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