A 93 anni, una delle donne emblema di Madre di Plaza de Mayo, Ebe de Bonafini. Lo ha confermato il vicepresidente prima sui suoi social e poi con una lettera ai familiari. È ricoverato da diversi giorni all’ospedale italiano La Plata.
Se qualcosa Hebe si distingue nella sua vita, sono le frasi controverse che sono diventate marchi registrati. Icona della resistenza civile contro l’ultima dittatura che ha avuto, in questi 39 anni di democrazia ha collezionato tante frasi aspre e polemiche che segnano una presa di posizione, dalla sua opposizione alla formazione Commissione nazionale per le persone scomparse (CONADEP) -che Hebe voleva fosse gestito dalle Madri di Plaza de Mayo-, fino a quando il suo rifiuto dei principi democratici in quel momento non produsse i risultati che desiderava.
Di seguito è riportato un elenco di frasi brevi e casuali che hanno generato polemiche:
1- “Per la prima volta hanno presentato le schede negli Stati Uniti. Ero con mia figlia a Cuba ed ero così felice quando ho sentito la notizia. Non sarò ipocrita su questo argomento: l’attacco non mi ha fatto affatto male. Sono così felice, la barriera del mondo, la barriera sporca, piena di cibo, la barriera dell’oro, della ricchezza, cade su di loro.”
settembre 2001, in merito all’attentato alle Twin Towers di New York, che causò 3.000 morti.
Due- “Verbitsky è un cameriere degli Stati Uniti. Riceveva uno stipendio dalla Ford Foundation e, oltre ad essere ebreo, era molto filoamericano”.
Settembre 2001, dopo le critiche di Horacio Verbitsky alle affermazioni di Hebe de Bonafini.
3- “Chi avrebbe mai pensato che i guerriglieri avrebbero torturato? Solo nella testa di quel merdoso di Uribe ci stava. È uno stronzo e uno stronzo formidabile.”
3 gennaio 2008, sull’allora presidente della Colombia.
4- “Il presidente Cristina Fernández de Kirchner ha molta democrazia e molta tolleranza, perché un altro governo li sostituirà con i bastoni e il gas che meritano”.
25 giugno 2008, riguardante una delle tante proteste del settore agricolo contro il governo centrale per la risoluzione 125.
5- “È stata una mobilitazione delle classi alte e medie che erano sempre fuori per queste cose. Dal mio posto ho fatto il più grande rifiuto a tutti gli ipocriti che lo hanno elogiato”.
31 marzo 2009, dopo le chiamate dei presenti per rendere omaggio al corpo recentemente scomparso dell’ex presidente Raúl Alfonsín.
6- “Vattene dalla nostra piazza, piccolo bastardo bastardo! Fuori dalla merda della Bolivia!”
Il 15 dicembre 2009, all’inizio del “Thursday Round” delle madri, quando si ritrovarono in pubblico a protestare per l’omicidio di un boliviano.
7- “Basta essere democratici per essere buoni. Mi piacciono le brave persone, io non sono buono”.
24 marzo 2017, in un discorso commemorativo del colpo di stato del 1976.
8- “Ha negoziato con coloro che hanno ucciso i suoi figli. Negoziare con il nemico è la cosa peggiore che una persona possa fare. Pensavo che Estela fosse una persona dignitosa, ma ora penso che sia una traditrice.”
Sul buon rapporto di Estela de Carlotto con María Eugenia Vidal, che aveva 2 anni nel 1976.
9- “Sono un esempio di dignità e resistenza al mondo”.
A proposito di membri dell’ETA condannati per terrorismo in Spagna.
10- “L’ho già detto e lo ripeto: Macri è il figlio del prete tra mille prostitute”.
24 marzo 2017, stesso discorso, sulla figura del presidente.
da RN
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