Tajani su La Repubblica: È giunto il momento di lavorare per una pace giusta per l’Ucraina | Notizie sull’economia

QUELLO Ministro degli Affari Esteri d’Italia Antonio Tajaniin un colloquio sul quotidiano italiano La Repubblicariferendosi all’Ucraina e all’immigrazione.

“L’Italia è molto interessata a sostenere qualsiasi politica e Iniziativa diplomatica, chi sa guidare in una pace giusta per l’Ucraina. Tutti i Paesi dell’Alleanza atlantica, tutti i Paesi che vogliono la pace saranno pronti a dialogare con Putin se dimostrerà concretamente di avere un genuino interesse” alla pace, ha sottolineato il ministro degli Esteri italiano.

“Ripeto, è giunto il momento di lavorare per una pace giusta per l’Ucraina”, ha detto. Allo stesso tempo, ha chiarito che, in questa fase l’Italia riforniva l’Ucraina assistenza per il ripristino delle infrastrutture elettriche ed eventualmente assistenza della Protezione Civile Italiana.

Per quanto riguarda l’immigrazione, il capo della diplomazia italiana ha sottolineato:

“I rapporti con Parigi non si sono interrotti. Abbiamo sollevato un grosso problema, il problema immigrati, che va risolto a livello europeo, e finora abbiamo ricevuto risposte soddisfacenti. Il Mediterraneo non può essere trasformato in un cimitero, dobbiamo vincere la battaglia con i mercanti di schiavi. L’Italia proporrà un Piano Marshall da 100 miliardi per l’Africa, con una strategia di sviluppo capace di fermare la partenza dei migranti”.

Sulla Libia, Antonio Tajani ha detto a La Repubblica che “l’Italia ha legami storici con Tripoli, ma il suo obiettivo restano le elezioni e l’unità nazionale”. Allo stesso tempo ha aggiunto che il governo italiano ha un chiaro orientamento europeo e che ritiene che “il Patto di stabilità europeo sia ormai vecchio, vada riformato” mentre “si chiede se il ritorno in vigore dopo il coronavirus debba essere nuovamente rinviato, anche se modificato”.

Per quanto riguarda, infine, la candidatura di Luigi Di Maio per il posto di inviato speciale dell’UE nei Paesi del Golfo – che ha provocato molte reazioni in Italia -, rispondendo a una domanda di La Repubblica se il governo Meloni lo sostiene, il ministro degli Esteri italiano ha replicato:

“Non è contrario, ma sta arrivando per candidature individuali, non il nostro governo. Ho detto a Borrell che se lo nomina a questa posizione, la scelta sarà sua”.

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Alberta Trevisan

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