Il termometro politico si è alzato a causa del caso Eva Kaili, che potrebbe sapere oggi cosa accadrà al suo futuro e se andrà in galera per lo scandalo Qatargate. Mercoledì i parlamentari europei Giorgos Kyrtsos e Kostas Arvanitis hanno parlato con ANT1 e hanno aperto il fuoco su Kaili e Qatar. Entrambi i parlamentari hanno fatto riferimento al percorso della signora Kaili in politica e nel Parlamento europeo, parlando del suo stile di vita e dei regolari resoconti dei media su di lei, hanno sostenuto che è stata sostenuta da una potente lobby in Grecia e hanno sottolineato che a Bruxelles non hanno “caduto della nuvola di tutti”. o chi lo sostiene lo fa in modo ipocrita.
QUELLO Kostas Arvanitis ha sottolineato che da più di un anno ci sono tentativi da parte di legislatori, soprattutto di centrodestra, di impedire l’adozione di una risoluzione sugli infortuni sul lavoro in Qatar durante la preparazione delle infrastrutture per i Mondiali del 2022, ma oggi tutti sono sorpresi dagli sviluppi. L’eurodeputato SYRIZA dice che secondo i rapporti lo dice 60 parlamentari sono l’obiettivo delle indaginituttavia, ha sottolineato che tutti i deputati dovrebbero essere esaminati, affermando che sono tutti potenzialmente sospetti e chiedendo che vengano intraprese azioni per impedire a molti ex deputati di avere accesso e agire come “lobbisti” nel Parlamento europeo.
Dal lato Giorgio Kirtsos constatando che la presunta “mente” dello scandalo non è riuscita a farsi eleggere alle ultime elezioni europee, il suo “sistema” cercava una nuova base nel Parlamento europeo ed è così che, secondo le autorità belghe, è emerso il coinvolgimento della signora Kaili. Entrambi hanno sottolineato che lo sviluppo ha inferto un duro colpo alla comunità europea, con Mr. Kirtsos ha sottolineato che soprattutto in Italia l’evento ha rafforzato la retorica di destra della Meloni.
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