Qatargate: Nuove rivelazioni su Pancheri-Giorzi | Politica | DW

Lo scandalo “Qatar-Gate” continua ad attirare l’attenzione dell’Italia. Con la foto pubblicata oggi dal quotidiano La Repubblica si fa diretto riferimento al presunto incontro di Antonio Panzeri e Fradesco Giorgi in un hotel di lusso a Bruxelles il 10 ottobre con il ministro del Lavoro del Qatar, Al Ben Shamik Al Marri.

Nelle fotografie delle telecamere di sicurezza di un grande albergo di Bruxelles, si può vedere Pancheri con una valigetta in mano, un uomo che spinge una valigia con ruote lungo il corridoio e altri tre che camminano, presumibilmente verso una suite dell’albergo. Come ha scritto La Repubblica e il quotidiano II Fatto Quotidiano, Francesco Giorgi sarebbe andato a questo incontro con la figlia piccola in passeggino. E la borsa dei Panzeri, sempre secondo i giornali della Roma, all’uscita era notevolmente più gonfia di quando è arrivato.

Seguirà una valanga di nuove rivelazioni?

Il “dare e avere” sembra essere una caratteristica delle pubbliche relazioni di Pancheri con il rappresentante del Qatar

Il quotidiano italiano ha fatto riferimento alla logica dei pm, secondo la quale tutto questo sarebbe un’ulteriore prova del “do ut des”, cioè del “dare e avere” che caratterizza il rapporto dei Pancheri con i rappresentanti del Qatar. Si dice che questa sia un’altra chiara prova di un piano di corruzione. Tutto questo è successo il 10 ottobre. Dodici giorni dopo, scrive La Repubblica, Panzeri e il presidente della Federazione internazionale dei sindacati Luca Vizentini lasciano Parigi per il Qatar. I biglietti “sembrano essere stati emessi da un’agenzia di viaggi situata a Doha”.

Contemporaneamente, lo stesso giornale scriveva che Pancheri, la moglie, la figlia e il genero stavano pensando di organizzare il capodanno a Marrakech a spese del Marocco. “Antonio Panzeri è riuscito ad attirare l’attenzione di diversi eurodeputati, soprattutto italiani”, scrive La Repubblica, citando documenti della procura belga. Ha aggiunto, infine, che “se il relativo nulla osta sarà concesso dal Parlamento europeo, i nomi di questi parlamentari saranno divulgati, provocando una valanga di nuove rivelazioni”.

Theodoros Andreadis Syngellakis, Roma

Alberta Trevisan

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