A cura di Alessandro Serrano, AFP
In una palestra di Crotona, nel sud Italia, spiccavano cinque piccole bare bianche tra le 65 arrivate martedì, appartenenti alle vittime di un naufragio di un barcone di migranti avvenuto domenica al largo.
Il bilancio della tragedia, avvenuta al largo di Crotone, è salito a 65 morti dopo il ritrovamento di nuovi cadaveri, ha reso noto ieri sera la polizia prefettizia.
Finora sono stati identificati i corpi di 28 vittime. Tra loro c’erano 25 afghani, un pakistano, un palestinese e un siriano, secondo la stessa fonte.
L’agenzia europea per il controllo delle frontiere Frontex, che ha avvistato per la prima volta la nave sabato scorso, ha detto che circa 200 persone erano a bordo della nave, che aveva lasciato Izmir in Turchia. La guardia costiera italiana, nel frattempo, ha aggiunto una cifra di 150 passeggeri.
Solo 79 persone, provenienti da Afghanistan, Pakistan, Somalia e Siria, sono sopravvissute al naufragio, avvenuto all’alba di domenica in mare agitato.
Le bare delle vittime, addobbate di fiori, erano allineate su tre file al PalaMilone, un complesso sportivo di Crotone, città di circa 60.000 abitanti.
Ad alcuni giornalisti è stato permesso di registrare e scattare fotografie, ma la cappella non è stata ancora aperta al pubblico.
In precedenza, la bara veniva aperta in modo che i parenti e gli amici del defunto potessero identificarla. Una donna, che è venuta a riconoscere i morti, piangeva dal dolore, ha osservato un giornalista dell’AFP.
Il nipote di un soccorritore afghano che ha perso la moglie e tre figli di 5, 8 e 2 anni è venuto dalla Germania per prendersi cura di suo zio e del suo unico figlio di 14 anni sopravvissuto. Come ha spiegato, voleva che i corpi fossero inviati in Germania o in Afghanistan.
Davanti al palazzetto dello sport decine di residenti si sono riuniti martedì per deporre candele e fiori per rendere omaggio alle vittime.
“Siamo andati in quella spiaggia in estate. Sarà un ricordo che rimarrà con tutti i residenti, considerando che tutte queste vittime erano lì, soprattutto quei bambini”, ha detto all’AFP Daniela Brugnano, 45 anni.
Per Lucía Sottile, residente a Crotone, “finché dietro a questa povera gente ci sarà un business multimilionario, questa sarà un’emergenza senza fine”.
Tra le vittime finora elencate ci sono 14 minorenni, secondo i dati annunciati martedì dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi.
È uno dei naufragi più letali del Mediterraneo centrale, che decine di migliaia di persone tentano ogni anno di attraversare, mettendo in pericolo la propria vita, fino alle coste dell’Europa.
Nell’ambito delle indagini, tre sospetti passanti (due pachistani e un turco) sono stati arrestati, ha detto martedì un portavoce della polizia. Secondo l’agenzia italiana AGI, avrebbero addebitato tra i 5.000 e gli 8.000 euro a ciascun migrante a bordo.
La nave di legno si chiama “Summer Love” ed era salpata il 23 febbraio da Izmir, nel sud della Turchia, secondo quanto è stato soccorso alla Croce Rossa.
Diverse ONG, come Medici senza frontiere, hanno inviato squadre nell’area per prendersi cura dei sopravvissuti, compresi diversi bambini che hanno visto i parenti annegare in mare.
Da parte sua, Frontex ha indicato che uno dei suoi aerei di pattuglia ha rilevato una nave “molto pesantemente a bordo” diretta in Italia e ha allertato le autorità del Paese.
La modesta barca di legno andò in frantumi quando colpì il frangiflutti / AFP
“Non c’era segnale di soccorso”, ha sottolineato l’agenzia in un comunicato, aggiungendo che l’aereo ha dovuto lasciare l’area perché stava finendo il carburante. Precisa inoltre che l’Italia ha schierato due pattuglie che sono dovute rientrare in porto a causa delle pessime condizioni del mare.
La guardia costiera italiana ha detto che Frontex ha rilevato la barca ma con “solo una persona visibile” a bordo.
Secondo il ministero dell’Interno italiano, finora quest’anno sono sbarcati in Italia circa 14.000 migranti, rispetto ai 5.200 dello stesso periodo dell’anno scorso e ai 4.200 del 2021.
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