Come ha sottolineato Stefano Mamola dal Consiglio Nazionale delle Ricerche italiano, la qualità delle informazioni disponibili sui ragni nei media mondiali è estremamente bassa. I fatti sono rari, mentre le notizie fuorvianti e il sensazionalismo sono all’ordine del giorno. “La maggior parte degli articoli sui giornali italiani sono pieni di errori, risultati presumibilmente allarmanti o vere e proprie fake news”. ha avvertito i ricercatori.
Quindi lui e un team di dieci colleghi hanno analizzato le informazioni pubblicamente disponibili sui ragni in quattro dozzine di lingue da 81 paesi – e si è rivelato un fenomeno mondiale. “Abbiamo scoperto che il sensazionalismo era inferiore quando nel testo è apparsa una citazione di un esperto, preferibilmente un aracnologo. Questa è una buona notizia perché potremmo trovare una soluzione”. hanno spiegato gli autori dello studio.
Incendio dovuto a ragnatele
Squadra Mammol ora prevede di compilare un database globale di esperti di ragni disposti a parlare con i media, oltre a creare una sorta di guida per i giornalisti che si occupano del settore. “Abbiamo dimostrato che anche notizie locali apparentemente insignificanti, ad esempio su un agricoltore australiano morso da un ragno, possono rapidamente inondare Internet a livello internazionale. Ecco perché è stato necessario iniziare con loro”. esperto aggiunto.
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Le false informazioni sui ragni possono avere un enorme impatto sulla vita della gente comune: Ad esempio, le notizie false sull’invasione della vedova nera hanno portato alla chiusura delle scuole in passato. Un uomo ha nuovamente incendiato la sua casa dopo aver trovato ragnatele nel suo cortile di una specie innocua che ha letto essere mortalmente velenosa. I ricercatori ora volevano concentrarsi su come simili “notizie false” potrebbero influenzare il verificarsi dell’aracnofobia nella popolazione, vale a dire la percezione generale dei ragni da parte del pubblico in generale.
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