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Nuova battuta d’arresto per Telecom Italia (TIM). L’operatore di telecomunicazioni ha nuovamente rivisto al ribasso le sue previsioni per l’intero anno per la terza volta quest’anno. Questa volta il motivo è l’accordo raggiunto con Dazn per offrire la Liga italiana non ha dato i risultati sperati.
Le due aziende hanno raggiunto accordo di distribuzione lo scorso marzo secondo cui l’operatore di telecomunicazioni aggiungerà i contenuti Dazn alla propria piattaforma di streaming TIMVISION nei prossimi tre anni a partire da luglio.
Con questo accordo, Telecom Italia ha garantito di poter trasmettere le partiteun SQUADRA di Serie A, la massima categoria del campionato italiano di serie A, dopo che Dazn ha ottenuto i diritti di emissione per le stagioni 2021/2022, 2022/2023 e 2023/2024.
Alleanze che non hanno soddisfatto le aspettative delle società di telecomunicazioni, che promesso di pagare circa 340 milioni di euro l’anno a Dazn per la distribuzione di questo contenuto.
Telecom Italia, infatti, ha confermato di essere attualmente in trattative con piattaforme di streaming per rivedere le condizioni contrattuali. La stampa italiana rileva che l’operatore vuole ottenere una riduzione dei prezzi tra i 60 e gli 80 milioni di euro l’anno.
Impatto sul conto
L’andamento peggiore del previsto dell’alleanza a pochi mesi dall’inizio della stagione calcistica ha portato Telecom Italia ad ammettere che le entrate che la tua attività di rete fissa registrerà nel 2021 saranno inferiori al previsto a causa di questa alleanza fallita.
A sua volta, questo fa sì che l’azienda peggiora la tua stima del margine operativo lordo (Ebitda) in termini organici dell’anno rispetto all’ultima previsione fatta ad ottobre.
In particolare, l’azienda ora stima che L’ebitda della tua impresa in Italia è sceso di oltre il 10%, come chiama? adolescenti bassi ridotti, contro un calo compreso tra il 7% e il 9% (alta goccia a una cifra) rispetto a quanto precedentemente stimato.
Ha inoltre aggiunto che eventuali termini non ricorrenti che potrebbero verificarsi a causa di questo problema saranno determinati una volta finalizzata la rinegoziazione dell’accordo con Dazn e saranno registrati nei conti per l’anno fiscale 2021.
Terzo anniversario di profitto quest’anno
Non tutte, però, brutte notizie per Telecom Italia, nonostante questo è il terzo avviso di profitto o avviso sui vantaggi effettuate dagli operatori di telecomunicazioni per il 2021.
In particolare, evidenzia che crescita registrata dalla sua attività in Brasile (circa il 5%, come previsto) consentirà all’Ebitda di tutto il gruppo di superare quest’anno i 5.400 milioni di euro.
Allo stesso modo, la società ha confermato le sue previsioni di utili per l’intero gruppo, con un calo inferiore al 5%, e l’indebitamento netto rettificato, che ammonterebbe a circa 17,6 miliardi di euro.
Tutto questo sta accadendo anche in un momento in cui la società sta analizzando le intenzioni non vincolanti dei fondi di venture capital statunitensi KKR per inviare un’offerta di acquistoun “amichevole” di Telecom Italia, che valuta l’azienda circa 10,8 miliardi di euro.
Dazn è entrato forzatamente nei diritti sportivi
Dazn a marzo è riuscito a sottrarre a Sky i diritti per trasmettere l’intera Serie A, con sette delle sue dieci partite giornaliere in esclusiva, nell’arco di tre stagioni, rendendolo un il nuovo e principale trasmettitore della competizione italiana.
Quella l’offerta della società, che ammonta a 840 milioni di euro all’anno, è diventata una delle più grandi offerte di streaming sportivo della storia. Secondo Dazn, questo è anche un “punto di svolta” nel trasferimento dei consumi sportivi dalla televisione a pagamento lineare alle piattaforme OTT.
Una storia che ormai si è ripetuta, a metà, in Spagna. Dazn è stato premiato questa settimana diritti di trasmissione per 175 partite della Liga durante ogni prossimo cinque stagioni. Nello specifico, trasmetterà in esclusiva cinque partite in 35 su 38 giorni, in quanto le altre sono fornite integralmente da Movistar, così come le restanti cinque partite.
Adesso si tratta solo di vedere come andrà in onda in via definitiva la partita, perché si stima che nei prossimi mesi ce ne saranno di più. trattative tra i vari attori coinvolti per poter offrire l’intera conferenza. Ad esempio, Telefónica e Orange hanno dimostrato in questa linea questa settimana.
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