La Lazio ha condannato i cori e i segni antisemiti dei suoi tifosi al derby di Roma

ROMA, 21 (dpa/EP)

La Lazio ha condannato questo martedì per l’episodio antisemita perpetrato da alcuni suoi tifosi durante il derby di Serie A contro la Roma e ha confermato che sta prendendo provvedimenti per identificare e punire gli autori.

Secondo una dichiarazione, l’organizzazione di sicurezza del club sta “attuando un rigoroso codice di condotta, identificando i responsabili, impedendo loro l’accesso allo stadio e avviando un’azione legale per chiedere il risarcimento dei danni causati”. i primi risultati sono stati annunciati nel corso della giornata.

Secondo la stampa italiana, durante la partita di domenica alcuni dei tifosi laziali presenti sugli spalti avrebbero lanciato cori diffamatori e antisemiti.

La presidente della comunità ebraica di Roma, Ruth Dureghello, ha twittato lunedì la foto di un tifoso con il nome Hitlerson e il numero 88 sulla maglia della Lazio, riferendosi alle iniziali HH, l’ottava lettera dell’alfabeto, che viene utilizzata come codice per l’espressione “Heil Hitler” all’interno del gruppo neonazista. “Potrebbe essere che tutti continuino a fingere che non ci sia niente che non va?” domandò Duregello.

Il calcio italiano è stato afflitto da comportamenti antisemiti, razzisti e discriminatori da parte dei tifosi, con i tifosi laziali spesso in prima linea.

La Lazio ha affermato che il club “è sempre stato in prima linea, soprattutto con l’attuale presidenza, nella pubblica condanna, prevenzione e repressione disinteressata di qualsiasi manifestazione o azione discriminatoria, razzista o antisemita”. “La Lazio prende le distanze da questo tipo di comportamento, illegale e anacronistico, soprattutto essendo la parte lesa da tale comportamento”.

Il club romano ha parlato di “un germe dannoso, che pochissime persone provocano”. “Molti stanno imitando quel comportamento di cui non conoscono nemmeno il significato e la portata”, ha detto.

Il ministro dello Sport Andrea Abodi ha definito l’incidente “inaccettabile”, ha espresso la speranza che gli autori possano essere identificati utilizzando telecamere di videosorveglianza e ha chiesto una migliore tecnologia negli stadi.

Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha annunciato un incontro il 30 marzo per discutere di razzismo e antisemitismo con Abodi, dirigenti del calcio e rappresentanti della comunità ebraica.

Gerardo Consoli

"Studente professionista di alcol. Drogato di bacon. Evangelista del web. Pensatore per tutta la vita. Appassionato di caffè. Appassionato di tv."

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *