Almeno 34 rifugiati provenienti dall’Africa subsahariana risultano dispersi dopo che l’imbarcazione su cui viaggiavano è affondata oggi al largo della Tunisia. Il presidente francese Emmanuel Macron e il premier italiano Giorgia Meloni hanno chiesto oggi sostegno alla Tunisia, che sta affrontando una grave crisi economica, per limitare la “pressione migratoria” dal Paese verso l’Europa.
Questa è la quinta nave ad affondare in 48 ore. Nel precedente incidente in barca, sette persone sono morte e altre 67 erano disperse, ha detto a Reuters il giudice Fauzi Mashmoudi.
La nave è salpata giovedì dalla zona di Zafferano verso la costa italiana. A bordo c’erano 38 persone, quattro delle quali sono state soccorse.
Il presidente francese Emmanuel Macron e il premier italiano Giorgia Meloni hanno chiesto oggi sostegno alla Tunisia, che sta affrontando una grave crisi economica, per limitare la “pressione migratoria” dal Paese verso l’Europa.
“In Tunisia sono molto preoccupanti le altissime tensioni politiche, l’infuriare della crisi economica e sociale, in assenza di un accordo con il Fondo monetario internazionale”, ha detto il presidente francese in conferenza stampa dopo un Consiglio europeo a Bruxelles.
Questo fatto “ha causato una grande destabilizzazione del Paese e della regione e una maggiore pressione migratoria per l’Italia e l’Ue”, ha proseguito, esortando i Paesi ad “agire insieme” a livello europeo per aiutare la Tunisia.
“Dobbiamo, a breve termine, fermare il flusso migratorio dalla Tunisia che sta aumentando questa pressione”, ha sottolineato Macron, chiarendo di aver discusso della questione con il premier italiano nei loro contatti bilaterali.
“Se non affrontiamo questo problema in modo soddisfacente, c’è il rischio di un’ondata migratoria senza precedenti”, ha detto Meloni, che ha discusso la questione anche con il commissario europeo alle finanze Paolo Gentiloni, che sarà in Tunisia. giorni seguenti. Ha aggiunto che i paesi dovrebbero lavorare a livello diplomatico per convincere le due parti, il governo tunisino e il FMI, a concludere un accordo per la stabilizzazione economica della regione.
La profonda crisi economica in Tunisia
La Tunisia stava negoziando un prestito di circa 2 miliardi di dollari dal FMI da diversi mesi, ma i colloqui sembravano essersi bloccati dopo l’annuncio di un accordo di principio a metà ottobre.
Il capo della diplomazia europea, Josep Borrell, ha valutato lunedì che la situazione in Tunisia è “estremamente pericolosa” e ha parlato anche del rischio di un “crollo” del Paese che porterebbe a “flussi migratori verso l’Ue e instabilità nell’Europa centrale”. Africa orientale e settentrionale”.
Questa analisi, tuttavia, è stata respinta da Tunisi in quanto “sproporzionata”.
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