ChatGPT è bloccato in Italia per aver ottenuto illegalmente i dati degli utenti

Con ChatGPT, le conversazioni AI sono ancora più veloci. Ci sono state voci che chiedevano di fermare lo sviluppo dell’intelligenza artificiale fino a quando non sapremo come può influenzare l’umanità, ma finora ciò ha fatto ben poco per aiutare questa tecnologia ad andare avanti.

[Los creadores de ChatGPT le preguntaron cómo matar personas, y la respuesta es aterradora]

Oggi l’Italia ha inferto il colpo più duro in termini di questa tecnologia, bloccando l’accesso a ChatGPT che potrebbe comportare una multa di milioni contro il suo creatore, OpenAI. Ma prima di pensare che in Italia abbiano paura dell’IA, è necessario chiarire i veri motivi del blocco.

Perché l’Italia blocca ChatGPT AI

Il GPDP, il regolatore italiano focalizzato sulla protezione dei dati personali, è diventato l’ente governativo che lo possiede Chiave ChatGPT richiestaaccusa il servizio di utilizzare i dati degli utenti senza autorizzazione.

In particolare, sembra che il problema riguardi il sito Web ChatGPT non rispetta le normative europee sulla protezione dei dati (GDPR) cui devono attenersi tutti i servizi che acquisiscono dati degli utenti nell’Unione Europea. Questo standard definisce le autorizzazioni che gli utenti devono concedere e come i dati possono essere gestiti e trasferiti in altri paesi.

Poiché OpenAI è una società statunitense senza presenza formale nell’UE, qualsiasi stato membro può intraprendere qualsiasi azione ritenga necessaria per proteggere i propri cittadini, incluso il blocco preventivo. Ma significa anche questo il blocco è attivo solo in Italia e non in qualsiasi altro stato membro, a meno che la loro entità correlata non segua l’esempio dell’Italia.

Secondo GPDP, il problema risiede nel modo illegale in cui ChatGPT elaborerà i dati degli utenti; Inoltre, ha anche espresso preoccupazione per il fatto che il servizio non impedisse ai minori di accedere alla sua tecnologia. È noto che OpenAI apre l’accesso gratuito a ChatGPT per ottenere dati di utilizzo e migliorare il modello linguistico che utilizza; in altre parole, gli utenti sono ‘beta tester’ e tutto ciò che introduciamo nella chat può essere utilizzato per migliorare l’intelligenza artificiale.

Questo potrebbe non essere del tutto chiaro ai più, ed è per questo che l’ente italiano ha preso questa decisione. Come ulteriore prova, ha anche ricordato un recente caso di fughe di dati da parte di utenti di ChatGPT.

La decisione dell’Italia potrebbe avere gravi conseguenze per il settore dell’Intelligenza Artificiale, che allo stesso modo addestra i propri modelli. Altre entità, come la Spagna, potrebbero prendere la stessa decisione o addirittura bloccare massicciamente i servizi basati sull’intelligenza artificiale in tutta l’UE.

Forse in risposta a questa situazione, Margrethe Vestager, commissario europeo per la concorrenza e vicepresidente esecutivo per “Un’Europa pronta per l’era digitale”, ha utilizzato il suo account Twitter Per confermare che in Europa “non è regolamentata la tecnologia dell’Intelligenza Artificiale”, ma “l’uso dell’Intelligenza Artificiale”.

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Gerardo Consoli

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