La manifestazione si è svolta questa domenica, 9 aprile 2023, davanti al teatro dell’opera di Limoges. I presenti hanno voluto denunciare la presenza di Beatrice Venezi, direttore d’orchestra italiana, che è vicina a Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio Italiano.
È una delle poche donne a dirigere un’orchestra di livello internazionale. Beatrice Venezi è a Limoges per assumere la direzione musicale”sonnambula”, un’opera di Vincenzo Bellini. Il primo spettacolo si svolge il 7 aprile e un altro spettacolo questa settimana 9.
Poco prima dell’inizio della rappresentazione alle 15, una cinquantina di persone si sono radunate davanti all’opera e hanno cantato Bella Ciao e Bandiera Rossa, due canzoni rivoluzionarie italiane. Sono rappresentate diverse associazioni.
Non sono state le esecuzioni stesse, la scelta del repertorio di Bellini o la qualità del direttore dell’orchestra di Béatrice Venezi ad essere criticate, ma la sua opinione e posizione politica.
È stato Cyril Cognéras, ex consigliere comunale di Limoges, dirigente dell’associazione, sindacalista, attivista occitano e antifascista a lanciare l’appello su Twitter.
“Questa conduttrice ha fatto campagna per Georgia Meloni e la sua elezione il 22 ottobre 2022 ha cambiato tutto, ha preso apertamente la stessa posizione contro la comunità LGBT“, ha aggiunto Cyril Cogneras, questa domenica, durante un comizio davanti all’opera.
L’arrivo di Beatrice Venezi ha suscitato reazioni nei giorni scorsi. Il presidente MRAP87, non intendeva chiamare per manifestare, “Non c’è dubbio che il MRAP vada a interrompere lo spettacolo, non ci sono scuse per i musicisti che pagano per le loro posizioni politiche che noi condanniamo.“, ma ha voluto ricordare ai cittadini: ” Svolgiamo il nostro ruolo di allerta. Il Limosino è la terra di Tulle e Oradour-sur-Glane. Questa presenza è un insulto alla famiglia che ha vissuto questo triste evento.”
Quanto a Benjamin Dalbrut, che si presenta come cittadino impegnato e politicizzato (he Damien Maudet, vice addetto parlamentare LFI alla Haute-Vienne)era offeso dalla sua presenza a Limoges: ” Ero un po’ arrabbiato perché mi piace molto l’opera e mi sento in imbarazzo quando è mescolata con la politica. Per me Beatrice Venezi è stata una figura politica prima di diventare un’artista. “
Beatrice Venezi era effettivamente impegnata politicamente con Giorgia Meloni, presidente del consiglio italiano. lui è presente, a Milano, nel maggio 2022, al Convegno Festa Fratelli d’Italia ed è entrato nel Ministero della Cultura come consulente musicale.
È figlia di Gabriele Venezi, promotore immobiliare, dirigente nazionale dell’organizzazione neofascista Forza Nuova. In un’intervista a un quotidiano italiano, nell’agosto 2022Beatrice Venezi ha preso le distanze dalla sua storia familiare, senza rinnegare del tutto le sue origini: ” Venivo indicata come la “figlia del leader di Forza Nuova”, come se fosse il peccato originale tramandato di padre in figlio. Mio padre ha il diritto di pensare e agire politicamente secondo le sue convinzioni più profonde – ha lamentato il conduttore – Assegnandomi la doppia colpa di essere figlia di mio padre e di partecipare ai convegni la dice lunga su come stanno le cose in questo Paese. Sarò sempre grato a papà per avermi insegnato a pensare in modo critico.” (Tradotto dall’italiano tramite Google)
Nel frattempo, il membro del consiglio regionale Rassemblement National de Nouvelle-Aquitaine, Albin Freychet, è rimasto scioccato da questa reazione: ” In una lettera indirizzata all’Opera Limoges, MRAP 87 e Human Rights League hanno espresso la loro emozione per l’arrivo dell’artista Béatrice Venezi, affermando che sarebbe stata “di estrema destra”. Mi stupisce lo sdegno di queste due associazioni: in concreto qual è l’opinione politica della sig. Venezi razzista o non rispettoso dei diritti umani? Ha fatto una dichiarazione proibita di cui queste due associazioni sono a conoscenza? “, ha detto in una nota.
Per quanto riguarda l’Opera de Limoges, la direzione ha indicato nel comunicato stampa che il fidanzamento con Beatrice Venezi era datato febbraio 2021, prima che si rendesse noto il parere di quest’ultima, e ha sottolineato che l’Opéra de Limoges rispetta la libertà di coscienza e di opinioni del proprio personale, purché siano “entro i limiti legge”.
“L’abbiamo ricevuto a fine 2020, inizio 2021, siamo nel secondo periodo di produzione e abbiamo scoperto la sua affinità politica con il nuovo governo italiano lo scorso autunno, ci siamo trovati rapidamente in una situazione per noi inscindibile, presi tra valori e leggi con contratti firmati. Ma se apriamo questo vaso di Pandora dell’opinione politica, dove ci fermiamo? Questo è davvero pericoloso“, ha sottolineato ancora Alain Mercier, direttore dell’Opera, questa domenica poco prima della rappresentazione.
Quest’ultimo dice di capire cosa si può sentire, ma invita il pubblico a non confondere il ruolo di direttore d’orchestra in questa produzione con l’opera di Limoges in generale, rischiando di lanciare maledizioni sull’intero team artistico presente in queste rappresentazioni o più in generale. squadra del teatro dell’opera di Limoges.
Julien, passando per Limoges, aveva ritirato un biglietto l’altro giorno, ma l’ha strappato: “Va contro i miei valori, sono contento che i manifestanti fossero lì ad avvertirmi, è così, nessun rimpianto“.
Nota che lo èproduzione di questo Sonnambula è il risultato di una collaborazione tra 8 teatri d’opera che onora il vincitore del 27° Concorso Internazionale di Canto di Clermont-Ferrand. È una coproduzione di Clermont Auvergne Opera, Vichy Opera, Limoges Opera, Grand Avignon Opera, Imperial Theatre-Opera Compiègne, Massy Opera, Metz Metropolis Opera, Reims Opera.
Gli spettacoli sono stati tenuti a Clermont-Ferrand (23 e 25 gennaio 2022), Vichy (30 gennaio 2022), Avignone (25 e 27 febbraio 2022), Metz (27, 29 e 31 marzo 2022), Reims (13 e 15 maggio 2022 ). Dopo Limoges, sarà presentato all’Opéra de Massy il 12 e 14 maggio 2023 e all’Opéra de Compiègne il 23 e 25 maggio 2023.
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